Enti locali: Roberti, su Uti interventi urgenti e poi si cambia
Udine – “Tamponare, con interventi urgenti, le storture della legge 26/2014 per poi riformare il sistema dell’ordinamento degli Enti locali che dovrà portare alla ricostituzione di un ente di area vasta con determinate competenze, capace di rappresentare i territori e che sia elettivo per dare responsabilità a chi lo governa”. Lo ha detto oggi l’assessore regionale alle Autonomie Locali, Pierpaolo Roberti, incontrando, nella sede della Regione a Udine, sia i rappresentanti dei Comuni non aderenti alle Uti sia quelli che hanno deciso di uscirne (Bertiolo, Monfalcone e Paularo). “I sindaci che ho incontrato – ha evidenziato Roberti – hanno deciso di non aderire alle Unioni territoriali intercomunali imposte dalla precedente Giunta regionale attraverso la legge 26/2014, una scelta che è stata avversata con obblighi e clausole penalizzanti per i Comuni ma soprattutto per i cittadini. Ci sono delle storture alle quali vogliamo mettere mano prima di riformare il sistema dell’ordinamento degli Enti locali ma l’obiettivo ultimo è quello di riscrivere una norma che consideri tutti i cittadini di serie A”. L’assessore ha quindi ribadito il convinto no al commissariamento “perché non è la risposta corretta da dare al territorio e perché questa Giunta non vuole imporre nulla dall’alto”. Nel corso della riunione sono emerse alcune delle penalizzazioni che hanno subito i Comuni rimasti fuori dalle Uti, a partire dal programma sicurezza fino ai piani triennali per lo sviluppo che hanno riservato risorse esclusivamente alle Unioni.
Nel ringraziare tutti i sindaci che hanno “scelto liberamente di resistere alla riforma per il bene della propria comunità”, l’assessore ha ribadito la filosofia che intende portare avanti, ovvero quella dell’ascolto e della condivisione. “Stiamo valutando l’utilizzo di spazi assunzionali della Regione da trasferire ai Comuni – ha informato Roberti – e quanto agli spazi finanziari stiamo predisponendo una norma per poter consentire ai Comuni di investire utilizzando l’avanzo di gestione. Stiamo inoltre recuperando degli spazi finanziari da destinare ai Comuni che non hanno aderito alle Uti e che non li hanno ricevuti in precedenza dalla Regione proprio perché non facenti parte delle Unioni”. ARC/LP/fc