Pd: Iacop/Russo, autonomie locali, l’ascolto sia reale e non solo spot
“Professano dialogo e
condivisione, ma alla prova dei fatti, se non fosse per
l’insistenza del centrosinistra, questi concetti sarebbero
rimasti chiacchiere da campagna elettorale. A volere e spingere
per la condivisione con gli Enti locali è stato lo stesso
centrosinistra accusato per anni di negare il dialogo. Nel metter
mano agli interventi in tema di Autonomie locali, si parte dunque
con le audizioni di Anci e Cal e questo grazie a noi”.
A dirlo sono i consiglieri regionali del Pd, Franco Iacop e
Francesco Russo, intervenuti oggi alla seduta della V commissione
per l’esame del disegno di legge n. 3 “Norme urgenti in materia
di funzioni delle Unioni territoriali intercomunali”. In
particolare, Iacop e Russo hanno presentato un emendamento al ddl
3 che, rifacendosi alla deliberazione del Cal sulla stessa legge,
chiede di rinviare gli interventi sulle funzioni delle Unioni, al
1° luglio 2019.
“Oggi – spiega Iacop – abbiamo assistito a due approcci, quello
della giunta che punta a trovare una timida mediazione e quello
della maggioranza che preferirebbe cancellare tutto subito senza
ascolto e senza condivisione”. Inoltre, continua Iacop, “il fatto
che la riforma delle Unioni abbia avuto molte modifiche, dimostra
che il sistema dinamico di correzione e di ascolto era ed è
attivo. Ora però non si può fermare questo processo con una
normetta estemporanea che lascia tutti nel limbo, meglio un
rinvio di un anno del termine previsto per il conferimento delle
ultime funzioni nelle Unioni, considerando che molte hanno già
conferito tutte le funzioni previste dalla legge. Questa la
nostra proposta che riprende la richiesta del Consiglio delle
Autonomie Locali, ascoltiamo prima di prendere decisioni
affrettate”.
Secondo Russo “l’unica urgenza di questo disegno di legge è
dettata dalla foga di spazzare via tutto indiscriminatamente. Se
vogliamo iniziare con il passo giusto, facciamolo con l’audizione
dei sindaci. Per arrivare davvero a interventi condivisi,
superando problemi che sicuramente ci sono, dobbiamo ascoltare e
concertare. Il Cal non ha dato l’intesa, non è un fatto del tutto
irrilevante ed è un dato che dà la misura di come la norma non
sia condivisa con gli enti locali. Cerchiamo di fare un passo
avanti, questa norma “raffazzonata” serve solo ad andare sui
giornali per sventolare una controriforma che non c’è”.