A tu per tu con Pietro Valent, sindaco di San Daniele del Friuli
San Daniele e un patrimonio che va tutelato
Con un approccio diretto il nuovo sindaco di San Daniele, Pietro Valent, è passato da un lungo periodo di campagna elettorale alla vera e propria amministrazione. Affrontare subito i problemi e dare nuova linfa ad una delle realtà più importanti di tutta la regione: “Non dobbiamo rimandare ma intervenire su certe cose in principio. Il passaggio di consegne non è stato assolutamente facile e ci ha messo in difficoltà, allo stesso tempo però ci ha spronato a riorganizzare la macchina amministrativa”.
Giunta composta velocemente, un punto di vantaggio iniziale da cui partire
“Già in campagna elettorale avevamo individuato i possibili referati e le possibili competenze. Abbiamo costruito una giunta importante, composta per metà da donne. La squadra di governo è fondamentale, non esiste un uomo solo al comando. La partecipazione non riguarda però solo la giunta ma tutte le persone che hanno a cuore San Daniele. Tutti devono essere coinvolti in questo progetto di rinascita”.
Diversi temi di emergenza da affrontare fin da subito
“Lo stato di abbandono è diffuso e i cittadini chi hanno chieste subito delle risposte concrete. L’area della piscina, per esempio, va sistemata in tempi brevi. C’è una struttura incompiuta, con i lavori fermi da diversi anni, che versa in una situazione di grande degrado che va affrontata subito di petto. Ereditiamo un centro storico in grande sofferenza. Il giro piazza è piuttosto deserto e ci impone un rilancio immediato. Serranda dopo serranda dobbiamo far sì che le attività economiche ritornino sul nostro territorio. Questo però è possibile solo se San Daniele tornerà davvero ad essere attrattiva per tutto il territorio”.
Ritornare ad essere presenti sul territorio
“Riprendere le relazioni con la gente che è stata abbandonata dalla scorsa amministrazione è cosa per noi primaria. Allo stesso tempo però serve ricominciare a tessere dei rapporti costruttivi con i comuni limitrofi. In queste settimane ho incontrato diversi sindaci. Con Gemona e con il sindaco Revelant in particolare sta nascendo un rapporto importante. Vogliamo creare un movimento di sviluppo che possa portare crescita e beneficio non solo ai singoli comuni ma a tutta l’area”.
San Daniele è un comune conosciuto in tutto il mondo per le eccellenze, enogastronomiche e culturali
“Ha un’economia importante e può contare su un brand che è il più prestigioso di tutto il Friuli. Siamo il punto di riferimento per tutta l’area, anche dal punto di vista dei servizi. Il marchio del prosciutto di San Daniele va tutelato ma allo stesso tempo agganciato anche ad altri tipi di attività economiche. Questo brand, che porta in alto il nome del nostro comune in tutto il mondo, va sfruttato per sviluppare tutta l’economia del territorio”.
Aria di festa in questo senso è una manifestazione importantissima che accende i riflettori nazionali su San Daniele
“Una manifestazione che ci dà quindi ogni anno grandissima visibilità e che riesce a portare dei risultati economici di rilievo. Bisogna essere capaci di ottenere il massimo da questa festa che può creare un beneficio a lungo termine”.
Una chance assolutamente da sfruttare è quindi quella rappresentata dal turismo
“Dobbiamo intercettare i flussi turistici nazionali ed esteri. E’ nostra priorità costruire un progetto che possa sfruttare le nostre peculiarità e le nostre eccellenze richiamando così turisti nel nostro territorio. Quella del cicloturismo per esempio è una prima potenzialità che va sfruttata. Vanno però migliorate le strutture ed i servizi e va potenziata l’attività ricettiva”.
San Daniele poi può contare su una struttura fondamentale per tutto il comprensorio, l’ospedale
“L’abbiamo difeso strenuamente negli ultimi cinque anni quando ci trovavamo in opposizione. L’ospedale è al centro delle nostre preoccupazioni. Sarà uno degli argomenti che con l’amministrazione Fedriga, in particolare con il vice presidente Riccardi, verranno sviluppati. San Daniele ha sempre avuto e continuerà ad avere anche in futuro un ruolo primario nel sistema sanitario regionale. Il nostro modello socio-assistenziale di qualità va fatto crescere e non va invece depotenziato come qualcuno ha tentato di fare. Per questo motivo ci stiamo occupando della riqualificazione di tutta l’area dell’ospedale che per noi è centrale. Sarà poi fondamentale creare anche un progetto gestionale per il centro anziani, una struttura fondamentale per i cittadini”.
“I cordoni della borsa pubblica sono un po’ meno stringenti di qualche tempo fa. Per avere risorse bisogna andare a chiedere. E’ importante andare a ricercare fondi, cosa che l’amministrazione precedente ha tralasciato. I rapporti eccellenti che noi abbiamo con la nuova amministrazione vanno in quella direzione. Portare progetti seri che abbiano una ricaduta di spessore non solo per San Daniele ma per tutta l’area collinare. Bisogna poi chiaramente dimostrare di saper spendere bene le risorse”.
L’augurio è di mantenere l’entusiasmo visto in campagna elettorale.
“Dobbiamo continuare a stare tra la gente, ad ascoltare. Mi auguro che i cittadini si mettano al nostro fianco per risolvere i problemi di San Daniele e dare alla nostra cittadina un futuro florido”.