Una regione piena di “buchi”
Il Friuli Venezia Giulia è come il groviera
Grotte e cavità, infatti, punteggiano l’intero territorio, dal Carso all’arco alpino e costituiscono un patrimonio del paesaggio e una vera e propria attrazione per speleologi professionisti e appassionati.
Esiste anche un Catasto regionale delle grotte del Friuli Venezia Giulia, disponibile sul sito internet della Regione, che è la raccolta ufficiale dei dati delle cavità conosciute sul territorio regionale ed è in continuo aggiornamento. È data facoltà a chiunque di effettuare delle ricerche mentre agli utenti registrati è anche consentita la trasmissione on-line delle schede catastali con i dati delle nuove cavità scoperte, ovvero degli aggiornamenti per quelli relativi a grotte già inserite a catasto, e l’esportazione dei dati presenti nell’archivio del catasto nei formati digitali più comuni.
Andar per grotte in Friuli Venezia Giulia, come confermano i dati, è un’esperienza da recorde le opportunità di visita per gli appassionati sono davvero molte.
La più conosciuta è la Grotta Gigante di Borgo Grotta Gigante, vicino a Trieste, che viene considerata la caverna turistica più grande del mondo, tanto che al suo interno potrebbe ospitare addirittura la Basilica di San Pietro. Inserita nel guinness dei primati dal 1995, la Grotta Gigante al di là delle sue dimensioni – è lunga 280 metri e larga 65 con una volta a cupola di 107 metri – è molto interessante anche per la ricchezza delle sue stalattiti e stalagmiti: quasi tutte hanno la caratteristica forma a “pila di piatti” che le fanno assomigliare ad alberi dai cui tronchi spuntano delle eleganti foglie.
La grotta è costituita da un’immensa cavità in cui confluiscono ampie gallerie, resti di un’antica rete fluviale abbandonata dalle acque milioni di anni fa. Un percorso porta alla base della caverna da cui si può godere di uno spettacolo emozionante per le forme e i colori che la natura ha sapientemente realizzato.
Dalla Grotta Gigante si esce attraverso una rampa che fa raggiungere al visitatore il suo punto più alto: da qui il panorama sulla Grande Caverna è davvero mozzafiato.
A poca distanza da Udine, invece, si trova il piccolo paese di Villanova delle Grotte che custodisce nel suo sottosuolo un vero e proprio complesso carsico. La regina di questo ambiente sotterraneo è la Grotta Nuova di Villanova, la più estesa grotta di contatto d’Europa – è formata da due diversi tipi di rocce – ed è spettacolare per le sue gallerie che si snodano per 8 chilometri. Come uno scultore, nel corso dei secoli l’acqua ha lavorato pazientemente la roccia tanto da dar vita a stalattiti dalle forme eccentriche e a sale e gallerie dai nomi affascinanti.
Anche le caratteristiche geologiche carsiche del terreno delle Valli del Natisone hanno favorito la formazione di numerose cavità naturali tra grotte, voragini, pozzi e inghiottitoi che, nell’immaginario collettivo degli abitanti del luogo, sono popolate da misteriosi esseri mitici della cultura locale.
La grotta più insolita è senza dubbio quella di San Giovanni d’Antro, diventata luogo di culto perché al suo interno ospita una chiesa quattrocentesca scolpita nella roccia con un altare ligneo settecentesco.
Un’altra tappa del viaggio alla scoperta del Friuli Venezia Giulia sotterraneo porta il visitatore a Clauzetto, in provincia di Pordenone, dove le Grotte Verdi di Pradis lo stupiranno con l’incantevole verde smeraldo delle pareti.
La più grande cavità è la Grotta della Madonna, un vasto salone che ospita una Madonna in bronzo dorato. Scendendo una scalinata si può ammirare l’imponenza del fenomeno erosivo del torrente Cosa che ha creato un profondo intaglio nelle rocce calcaree.
Giunti in fondo, attraverso un ponticello su uno stretto intaglio sopra il torrente, ci si trova di fronte ad un imponente crocefisso.