Finanza locale: Cal, intesa su assestamento di bilancio
Il Consiglio delle autonomie locali riunitosi
a Udine ha espresso parere favorevole (con un solo
voto contrario) sull’intero schema di legge di assestamento di
bilancio per il 2018 e per gli anni 2018-2020 e ha raggiunto
l’intesa unanime sulle disposizioni del medesimo disegno di legge
per il 2018 che riguardano nello specifico i trasferimenti
finanziari agli enti locali.
L’assestamento di bilancio, come ha spiegato l’assessore
regionale alle Finanze e patrimonio, Barbara Zilli, vale 40
milioni di euro di cui 26 milioni a copertura della spesa
sanitaria (frazionati in 13,3 milioni per sanare il deficit 2017
e 12,7 milioni per conguagli sulla mobilità del personale
sanitario per il periodo 2014-2016). A queste cifre si aggiungono
10 milioni di euro che la Giunta regionale ha ritenuto opportuno
accantonare, rendendoli quindi indisponibili ad investimenti sul
territorio, a fronte di una richiesta di 20 milioni di euro da
parte dello Stato a titolo di compartecipazione alla spesa
sanitaria nazionale, che investe anche le Regioni a statuto
speciale.
Sul punto Zilli ha evidenziato che “con il presidente Fedriga e
l’assessore Roberti abbiamo già avuto un incontro con il ministro
degli Affari regionali, Erika Stefani, per comprendere quanto e
in che termini queste somme saranno dovute, posto che su questo
tema le Regioni ricorrenti avanti la Corte Costituzionale,
compresa la nostra, hanno perso”. Zilli ha anticipato la
strategia della Regione per “cercare una soluzione più
favorevole, poiché questi importi (oltre ai 20 milioni per il
2018, lo Stato ne ha ipotizzati altri 60 per il 2019, ndr) ci
metterebbero in ginocchio”. Strategia che consiste in una
ricontrattazione delle compartecipazioni che tenga conto non solo
del pacchetto sanità, ma anche dei crediti degli enti locali
sull’extra-gettito Imu (Imposta municipale unica) e dei conti in
attivo del Friuli Venezia Giulia, unica regione virtuosa assieme
al Trentino-Alto Adige.
In questo assestamento, pertanto, le somme residuali a
disposizione degli enti locali ammontano a 4 milioni di euro
destinati, come ha evidenziato l’assessore regionale alle
Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, “al riequilibrio delle
risorse sul territorio, sia a spese per investimenti che a spese
correnti, a favore dei Comuni che erano stati danneggiati dalla
decisione di non aderire alle Unioni territoriali intercomunali”.
Tre milioni di euro andranno alle Intese per lo sviluppo e
verranno distribuiti tra i 54 Comuni fuori Uti e i 3 che hanno
già deliberato di uscire (Bertiolo, Monfalcone e Paularo),
indicativamente in base alla popolazione e all’entità dei
progetti che dovranno in ogni caso riguardare aree vaste.
Il restante milione di euro andrà al Programma sicurezza, anche
in questo caso con l’obiettivo di ridistribuire risorse su quei
Comuni che sono stati penalizzati dai criteri di priorità
previsti dal bando per i finanziamenti ai Corpi di polizia
locale, ai quali saranno destinati circa 830 mila euro.
Ulteriori 100mila euro andranno a copertura della graduatoria del
Programma sicurezza già in essere e non ancora esaurita.
“Dal prossimo anno – ha annunciato Roberti – cambieremo
completamente i criteri di assegnazione di risorse per la
sicurezza, superando il criterio del numero di agenti, seppure un
numero minimo andrà individuato per garantire personale operativo
sul campo”. L’obiettivo, per Roberti, sarà “incentivare
l’assunzione di nuovi agenti di Polizia locale, posto che
stimiamo una carenza di 300 agenti a livello regionale”.
Tra gli ulteriori provvedimenti contenuti nello schema di
assestamento di bilancio Roberti ha evidenziato il
rifinanziamento “solo per il 2018” del Fondo per i Comuni sotto i
2.000 abitanti che hanno una forte presenza di richiedenti asilo;
mentre viene limitato ai soli Comuni con meno di 5.000 abitanti
l’accesso al Fondo accadimenti, che consente di ottenere risorse
in caso di danni conseguenti ad eventi straordinari, ma non di
gravità tale da richiedere l’intervento della Protezione Civile.
“Ancora una volta – ha sottolineato Roberti – l’attenzione va al
sostegno ai piccoli Comuni che hanno maggiori difficoltà ad
affrontare situazioni di emergenza”.
Infine, è stato stabilito che i Comuni sopra i 25mila abitanti
possano aumentare il numero di assessori mantenendo immutata la
spesa per i componenti della giunta comunale.
Nel corso del dibattito, l’assessore Zilli ha rassicurato il
sindaco di Udine, Pietro Fontanini, sulla disponibilità di
risorse per soddisfare le domande di contributo per attività
culturali a beneficio di associazioni che contavano di poter
avere accesso a fondi propri della Provincia, non erogati a
seguito dello scioglimento dell’Ente e del passaggio di
competenze alla Regione; allo stesso modo Zilli ha rassicurato il
sindaco di Cervignano, Gianluigi Savino, sulla prossima
emanazione dei decreti di attuazione delle Intese per lo sviluppo
già approvate (in tutto 20 milioni di euro per il 2018)
anticipando che “nella prossima seduta della Giunta regionale
porterò l’atto propedeutico all’attivazione del mutuo con Cassa
depositi e prestiti per l’avvio delle operazioni”.
Le disposizioni sui trasferimenti finanziari agli enti locali
(art.10 dello schema di legge di assestamento) sono state votate
all’unanimità, mentre il parere sullo schema integrale di
assestamento per il 2018 e del bilancio per gli anni 2018-2020 ha
ottenuto 13 voti favorevoli e il solo voto contrario del
presidente del Cal, Andrea Carli, in rappresentanza dell’Uti
delle Valli e Dolomiti friulane; un voto contrario motivato dal
disaccordo sul principio per cui le aziende sanitarie virtuose
debbano contribuire con il proprio utile al risanamento dei conti
delle aziende in deficit, anziché reinvestire risorse sui servizi
sanitari del proprio territorio.