Scuola, addio alla chiamata diretta. Doveva essere un pilastro della “Buona scuola” di Renzi
Mentre i riti della maturità vanno avanti tra paure e speranze per gli studenti, il futuro si preannuncia pieno di incognite per i docenti, con l’annuncio dello smantellamento di quello che doveva essere un pilastro della “Buona scuola” di Renzi: la cosiddetta “chiamata diretta” dei docenti da parte dei presidi, diventati “superpresidi” nell’immaginario collettivo ma depotenziati nei fatti come Superman davanti alla criptonite.
All’inizio della settimana, l’annuncio che l’anno scolastico che verrà si aprirà con un ritorno al passato: tra l’esultanza di gran parte del mondo sindacale e la presa d’atto dei dirigenti scolastici che i “superpoteri” non erano mai diventati realtà.