Da sicurezza a salute, alcuni obiettivi defr 2019
Nella seconda parte del Documento di economia
e finanza regionale (Defr) del Friuli Venezia Giulia,
che la giunta ha approvato oggi, sono illustrati i dettagli e le
finalità delle 19 missioni da adottare nel 2019. Tra di esse
figura ad esempio quella riguardante le politiche di sicurezza;
nei primi mesi del 2019 sarà adottato il Programma regionale di
finanziamento del settore, il quale premierà quelle
amministrazioni che si sono preoccupate di garantire un più
elevato rapporto fra numero degli operatori e degli abitanti; a
ciò si aggiunge la valorizzazione della consistenza degli
interventi, al fine di supportare l’operatività dei Corpi di
Polizia locale, garantendo l’attività nell’arco delle 24 ore.
Molto articolata poi la Missione dedicata alla protezione
sociale, che individua interventi a favore delle fasce più
fragili della popolazione, quali minori, disabili e anziani. La
misura prevede il potenziamento delle scuole dell’infanzia,
l’ampliamento dei nidi attraverso l’istituto del convenzionamento
per ridurre le liste di attesa. Nell’area della disabilità verrà
predisposto un nuovo regolamento che stabilisca nuovi requisiti
minimi per autorizzare i servizi semiresidenziali e residenziali,
a cui si aggiunge un intervento su alcune misure regionali, quali
il Fondo gravissimi e Sla, che verranno unificati alla luce degli
orientamenti ministeriali sul tema. Proseguirà poi, per arrivare
a regime entro un triennio, il processo di riqualificazione della
rete dei servizi residenziali per anziani allo scopo di
incrementare i livelli di assistenza, garantire maggiore equità e
appropriatezza del servizio. Verranno poi ridefinite le linee
strategiche riguardanti gli interventi in materia di
immigrazione, ponendo al centro della politica settoriale il
contrasto alla clandestinità e quindi una riconsiderazione
dell’attuale sistema di accoglienza. In questo ambito, pur
mantenendo i principali strumenti operativi quali il Piano
triennale e il Programma annuale per l’integrazione delle persone
straniere immigrate, i contenuti saranno in parte modificati; di
conseguenza le risorse che si renderanno disponibili a seguito
della rimodulazione del Programma annuale 2018 verranno impiegate
per il potenziamento delle attività di Rimpatrio Volontario
Assistito e per una maggiore promozione dei temi riguardanti
legalità, educazione civica e parità di genere.
Per la tutela della salute, l’attuale assetto verrà revisionato
andando verso una equilibrata distinzione tra i processi delle
strutture ospedaliere e quelli del servizio territoriale, che
devono comunque mantenere la loro complementarità. Tutto ciò deve
avvenire prevedendo un unico punto di governo per la
pianificazione, il coordinamento e il controllo del Servizio
Sanitario Regionale e una precisa definizione delle risorse
economiche. A ciò si aggiunge una personalizzazione dei percorsi
di cura e un riorientamento del sistema di offerta, per
differenziare quanto più possibile la risposta ai bisogni di
anziani, disabili, minori, persone con problemi di salute mentale
e di dipendenza. Inoltre verranno ampliati gli orari di
accessibilità agli ambulatori dei Medici di Medicina Generale e
si avvierà la medicina di iniziativa al fine di garantire equità
di accesso a tutte le fasce di popolazione affette da patologie
croniche e fragilità sanitaria e sociale. Infine sarà
sperimentato il Fascicolo sanitario elettronico per la gestione
in rete dei pazienti.
Nel Defr, la Regione FVG intende definire un nuovo paradigma di
politica del lavoro rispetto agli anni della crisi. Pertanto si
mirerà alla qualificazione e al sostegno delle persone alla
ricerca di un impiego, allo scopo di accrescerne l’occupabilità e
di puntare alla riduzione dell’assenza di lavoro in particolare
di quella di lunga durata, giovanile e femminile. A tal fine si
opererà per rafforzare il modello organizzativo dei servizi
pubblici del lavoro regionali attuando azioni di integrazione e
collaborazione con le imprese e i soggetti accreditati per i
servizi al lavoro. Per le persone con disabilità, saranno
intensificati gli interventi di lavori di pubblica utilità,
supportando gli inserimenti con esperienze sia formative che
lavorative attraverso tirocini personalizzati.
Infine la Missione riguardante le relazioni con le altre
Autonomie territoriali e locali prevede la rimozione
dell’obbligatorietà di adesione alle Unioni Territoriali
Intercomunali nonché l’abolizione delle forme di penalizzazione
attualmente previste. Il nuovo modello delle relazioni
istituzionali sarà progettato con la metodologia dell’ascolto,
partendo dall’esigenza di fornire adeguati servizi a tutti i
cittadini. Inoltre le politiche di sviluppo dell’intero sistema
integrato Regione-Autonomie locali saranno annualmente concertate
con le UTI e con i Comuni che non ne fanno parte. Si
svilupperanno politiche di perequazione finanziaria nei confronti
degli enti locali.
Le altre missioni che compongono il Defr sono: istruzione e
diritto allo studio, tutela e valorizzazione dei beni culturali,
politiche giovanili sport e tempo libero, Turismo, assetto del
territorio ed edilizia abitativa, sviluppo sostenibile e tutela
del territorio, trasporti e diritto alla mobilità, soccorso
civile, sviluppo economico e competitività, Agricoltura e
politiche agroalimentari, energia e diversificazione delle fonti
energetiche, relazioni internazionali.