Verifiche dell’Arpa su neurotossina in Laguna
“La presenza della tetrodotossina nella Laguna di Grado e Marano e la sua provenienza è oggetto di verifica da parte dei tecnici dell’Agenzia regionale per l’ambiente (Arpa) e all’attenzione anche dell’assessorato alla Salute”.
Lo ha riferito in Consiglio regionale l’assessore all’Ambiente del Friuli Venezia Giulia, Fabio Scoccimarro, rispondendo a un’Iri (interrogazione a risposta immediata) del consigliere Cristian Sergo (M5S).
La pericolosa tossina è solitamente secreta dai pesci palla o dai pesci istrice, appartenenti alla famiglia dei Tetraodontidae (da cui prende il nome). Si tratta di pesci con quattro denti fusi in un becco, adatti a rompere le conchiglie e i crostacei. Oltre a questi pesci, anche altri animali, come piccoli polipi, possono secernere tale veleno. Sembra che anche alcuni batteri possano
produrre la neurotossina, la cui tossicità può essere superiore al cianuro di potassio.
“La presenza nei mitili – ha spiegato l’assessore – potrebbe quindi derivare da un “attacco” di alcuni pesci o animali tetradentati, se presenti nei nostri territori, o forse da alcuni batteri”.
La questione è all’attenzione della Regione poiché, come ha spiegato Scoccimarro, “l’Arpa è stata interessata nel suo ruolo di supporto tecnico scientifico, affinché venga chiarita l’origine della tossina nelle nostre acque, attraverso le funzioni attribuite all’agenzia di controllo dello stato chimico, ecologico e biologico sulle acque di transizione marino costiere”.
“Ovviamente – ha concluso Scoccimarro – vista la pericolosità della neurotossina è stata coinvolta anche la direzione centrale salute della Regione”.