Mittelfest: programma venerdì’ 6 luglio
Dopo la giornata inaugurale, in cui Mittelfest 2018 ha tracciato alcuni dei fili rossi che guidano il programma: i temi cari ai millennial – e l’attualità – come l’immigrazione, gli spettacoli crossover, l’incontro con grandi protagonisti della cultura internazionale, domani sarà la volta del primo grande appuntamento con la prosa, con l’arrivo in scena dell’atteso Hunger di Luk Perceval ( una produzione di Thalia Theater di Amburgo e uno dei migliori show della passata stagione in Germania, che sarà rappresentato per la prima volta in Italia, mentre Perceval è fresco della sua presenza, con altro spettacolo, al Piccolo Teatro di Milano). L’appuntamento sarà anche il primo di questa rassegna in collaborazione con il teatro Nuovo Giovanni da Udine, a Udine.
Hunger (Fame)
Luk Perceval è oggi uno dei più importanti registi al mondo, lo spettacolo è un viaggio nel cuore delle tenebre, tratto da Emile Zola.
L’autore francese (18490), nel ciclo dei 20 racconti, Les Rougon-Macquart, ambientati all’epoca della Rivoluzione Industriale, descrive il destino di una famiglia, di cui una parte gode di prosperità e prestigio, mentre l’altra va in rovina. Con minuziosa curiosità e il talento di un autore di grande successo, Zola trasporta il proprio lettore nel miserabile mondo proletario di città e miniere. Testimonia lo sfruttamento indiscriminato di uomo e natura nelle miniere di carbone e ritrae mercati e negozi come nuovi templi del capitalismo imperante. Il regista Luk Perceval ha ripreso Nove dei suoi principali racconti e compiuto un viaggio di tre anni nell’affascinante mondo del grande naturalista francese.
Hunger, parte finale della trilogia, si basa sui racconti di Zola, Germinal e La bestia umana. “All’epoca si sviluppò una società e un sistema economico le cui conseguenze vediamo ancora oggi. Le basi di tutto il conflitto in Medio Oriente sono state gettate allora. In una sorta di corsa all’oro l’Europa occidentale cercava di colonizzare tutto il possibile: Nord Africa, Medio Oriente…”, spiega Perceval. Nei suoi racconti, Émile Zola descrive come la ricchezza di uno vada a spese dell’altro e aveva già definito ciò che poi dirà Pier Paolo Pasolini: “il capitalismo è pornografia”. “Tutti i conflitti di oggi hanno a che fare col denaro. Ma allo stesso tempo viviamo in un’epoca in cui si cercano alternative al denaro. Il mondo non è solo denaro. La vita è anche altro”, conclude il regista.
[dunkelbunt] Live
La chiusura in musica vedrà invece il primo dei tre appuntamenti con la band di world music Vienna guidata dall’artista [dunkelbunt], al secolo Ulf Lindemann. Il suo sogno è nato nell’estate del 2004, quando inforcò la bicicletta e pedalò da Vienna a Istanbul. Il motivo di questo viaggio è il suo amore per la musica balcanica nato a Vienna, dove si stabilì come musicista dopo aver lasciato la natia Amburgo. Il successo internazionale arriva per lui nel 2006 con l’album „Morgenlandfahrt“, un mix di musica balcanica, gipsy, swing ed elettronica. Oggi [dunkelbunt] è uno dei più importanti trovatori global beat del nuovo millennio. [dunkelbunt] LIVE presenta sonorità elettroniche di tutti i generi immaginabili, trombe vibranti, ragtime, stride piano, tango orientale, atmosfere electro swing ‘n’ skeakeasy, balkan beatz, electric swing, urban klezmer, shitar scintillanti con un basso vivace, digressioni heavy funk, beat boxing e babilonyan babble provenienti da tutto il mondo. “Il mondo offre una eterogeneità musicale che lascia senza fiato. Non potrei mai pensare di scegliere un unico stile… Durante i miei spettacoli viaggio intorno al mondo insieme al pubblico. Fuori dal tempo attraversiamo paesi e continenti, ubriacandoci della bellezza infinita della musica”, testimonia il musicista.