Vi dico la Udine che desidero, una Udine dove siano i suoi cittadini ad essere la parte propulsiva e non un viale o una Ztl
Amo Udine e credo sia una città che non ha nulla da invidiare ad altre. L’ho sempre pensato e lo penso tutt’ora. Ma la voglio vivibile, anzi viva. La voglio piena di gente che cammina, piena di cose da fare, piena di opportunità da cogliere. Perché il problema di Udine, dove da sempre si respira quell’aria un po’ troppo borghese, è a volte offre troppo poco e non solo ai giovani in cerca di movida.
Basterà dare libero accesso alle auto in centro storico? Non sono un esperto ma credo che consegnare la città all’automobile non porterà a chissà che risultati. Un paio di parcheggi a spina e qualche macchina che schizzerà via veloce non riempiranno né i negozi né tanto meno bar e ristoranti.
Allo stesso tempo però via Mercatovecchio, che faccio fatica ad immaginarla una piazza o una galleria a cielo aperto, storicamente, fin dalla nascita dalla città, è stata una zona di passeggio e non solo di passaggio di auto. Oggi invece non è nulla, è bloccata tra quello che vorrebbe diventare e quello che invece purtroppo è.
E allora vi dico la città che desidero. Desidero una città frizzante dove la politica fosse meno incarognita e ci fosse tra le parti un confronto costruttivo e non unicamente distruttivo come purtroppo sta accadendo. Una Udine dove siano i suoi cittadini ad essere la parte propulsiva e non un viale o una Ztl . Vorrei una città che esprime cultura, dove ci siano i teatri pieni e i concerti. Desidero una città che viva delle sue bellezze, perché anche a Udine ha tanto da offrire. E soprattutto voglio che chi impedisce tutto questo, chi non ha a cuore il bene di tutti si faccia da parte.