AIDO e Udinese calcio ricordano Alex Gobbatto
AIDO e Udinese calcio ricordano Alex Gobbatto, 23 anni di Palazzolo dello Stella, in provincia di Udine, Lo fanno su iniziativa del dirigente nazionale dell’associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule, Daniele Damele, accolta dall’Udinese calcio.
Con un ultimo grande gesto di generosità e di altruismo, la famiglia Gobbatto, infatti, ha acconsentito, nel giorno della prematura scomparsa di Alex, avvenuta lo scorso mese di maggio, al prelievo degli organi per consentire di salvare altre vite. AIDO e Udinese hanno voluto così cercare di lenire almeno un po’ l’immenso dolore di papà Giorgio, di mamma Luciana, della sorella Annalisa e dello zio don Ennio.
I genitori di Alex sono stati invitati, assieme al sindaco di Palazzolo dello Stella, Franco D’Altilia, lo scorsa sera ad assistere alla parte finale di un allenamento dell’Udinese al Bruseschi al termine del quale è stata donata una maglia della squadra friulana con il nome Alex mentre l’assessore comunale di Udine allo sport, Paolo Pizzocaro, ha donato il gagliardetto del suo assessorato. Altri omaggi sono stati consegnati da Damele per conto di AIDO e associazione Euretica grazie al sostegno di SIRAM SpA.
Alla consegna di questi doni erano presenti oltre a Damele, i genitori e la sorella di Alex e il sindaco D’Altilia i giocatori Kevin Lasagna, Rolando Mandragora, Gabriele Angella ed Ewandro, i rappresentanti del team Luigi Infurna e Andrea Pizzuto, la consigliera comunale di Palazzolo Luciana Bini e i volontari Aido Lucio Marsonet e Fiorella Vaseggio.
È stato ricordato che Alex era una persona gentile che aiutava sempre tutti e che cercava in ogni modo di fare felici gli altri. Era un ragazzo semplice, tranquillo. Aveva studiato al Civiform di Cividale del Friuli e da poco aveva iniziato la stagione estiva a Lignano Sabbiadoro lavorando come cameriere in un albergo della località. Damele ha detto ai genitori di Alex che “vostro figlio se n’è andato donando una speranza ad altri attuando un ultimo grande gesto di altruismo divenendo così un modello e un esempio”.