Scuola, l’assessore Rosolen incontra il sindaco di Monfalcone, nasce l’ipotesi di distinguere tra chi parla la nostra lingua e quanti invece devono apprenderla
“L’obiettivo delle Regione è salvaguardare i percorsi formativi fondati sull’integrazione e la conoscenza della lingua italiana e tutelare gli alunni”. Questa la posizione espressa dall’assessore regionale al Lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia, Alessia Rosolen, durante l’incontro avvenuto questa mattina con il sindaco del Comune di Monfalcone, Anna Maria Cisint, al quale hanno partecipato il presidente della Commissione cultura e istruzione del Senato, Mario Pittoni e, pur senza intervenire, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Igor Giacomini.
Evidenziando la necessità di trovare una sintesi tra il perseguimento di un concetto corretto e la sua applicabilità pratica, l’assessore Rosolen ha annunciato “la revisione delle linee guida regionali per il dimensionamento scolastico, dato che i criteri di formazione delle classi devono favorire un’integrazione logica e sostenibile, la quale abbia come priorità il benessere e l’educazione dei bambini che frequentano le scuole del Friuli Venezia Giulia. In tale modo miglioreremo i servizi offerti e promuoveremo anche la concretizzazione di azioni condivise tra i diversi enti locali”. Sempre nell’intento di supportare l’integrazione in particolare tra i bambini Rosolen ha ipotizzato, una volta valutata la compatibilità economica, il ricorso a mediatori culturali-educatori per migliorare le azioni già messe in campo.
In quest’ottica l’assessore ha confermato “la costituzione di un coordinamento tra le direzioni regionali che favorisce l’integrazione di servizi essenziali per il territorio, come trasporti, mense, edilizia, scuole e attività socio-sanitarie. C’è inoltre la necessità di avviare una revisione della legge regionale 13/2018 che norma gli interventi in materia di diritto allo studio e potenziamento dell’offerta formativa del sistema scolastico regionale, anche per favorire una maggiore integrazione sociale”.
Concordando con l’assessore il sindaco Cisint ha spiegato che “al momento l’amministrazione cittadina di Monfalcone non ha spazi disponibili per la creazione di ulteriori classi. Di conseguenza non abbiamo altra scelta che attenerci agli indirizzi forniti dal Ministero dell’istruzione e chiedere supporto ai comuni limitrofi, affinché accolgano alcuni dei bambini nei propri istituti. Ovviamente il Comune di Monfalcone si farà carico del servizio di trasporto. Un’ipotesi che ha già avuto il parere favorevole di alcuni sindaci, a partire dal primo cittadino di Turriaco Enrico Bullian, e che permetterebbe di risolvere, per quest’anno, il problema”.