Fedriga potrebbe tornare sui suoi passi: non più 30 mila euro a testa per premiare, a discrezione, chiunque ma dei precisi interventi che possano andare a rispondere a reali necessità del territorio
Potrebbe esserci un colpo di scena domani in Consiglio. Il presidente Massimiliano Fedriga, dopo le pesantissime critiche ricevute nelle ultime ore sui bonus destinati dai consiglieri ad enti, istituti, associazioni, vuole evitare l’autogol, preferendo rimodulare l’operazione. Non più 30 mila euro a testa per premiare, a discrezione, chiunque ma dei precisi interventi che possano andare a rispondere a reali necessità del territorio. Un modo questo per non dare pretesto alle altre forze, in primis al Pd, di scatenare una polemica e accusare la maggioranza di clientelismo e tanto più dopo le accuse dell’assessore alle Finanze Barbara Zilli alla giunta Serracchiani di avere distribuito “mancette elettorali”.