Il fondo governativo per i rimborsi ai soci delle banche fallite sarà ripensato, presente alla riunione Barbara Puschiasis
Tutto da rifare, il nuovo governo cancella l’attuale legge per quanto concerne il fondo governativo per i rimborsi agli ex soci delle banche fallite. Conte ha infatti sottolineato come il vecchio decreto Baretta avrebbe potuto avere dei vizi di legittimità costituzionale. Ora verrà scritta una nuova normativa. Si parte dall’aumento dei 100 milioni di fondo in 4 anni, considerato insufficiente a rimborsare tutti, l’ultima parola comunque spetterà al ministro dell’Economia Tria. Presente alla riunione al Ministero l’assocazione friulana Consumatori Attivi. con la presidente Barbara Puschiasis e la vice Barbara Venuti.
Queste le dichiarazioni della Puschiasis a margine della riunione: “Premesso che tutti i danneggiati devono essere ristorati, deve esserci un criterio di priorità nella valutazione delle domande, dando risposta prima a chi si trova in situazioni di particolare disagio socio-economico. Anche chi ha acquistato le azioni con Banca Popolare Udinese e, dunque, oltre 10 anni fa, deve essere risarcito perché destinatario di false informazioni. L’accesso al Fondo deve prevedere che l’Anac valuti le domande solo da un punto di vista formale, tenendo in considerazione tutti i provvedimenti di Consob, Banca d’Italia, Bce, magistratura penale e civile e Acf che già hanno accertato le condotte gravi delle due Banche Venete”, prosegue Puschiasis. “I sottosegretari hanno fatto intendere che sarà fatta una nuova norma istitutiva del fondo e un nuovo decreto attuativo. Si ricomincia da capo, insomma, allungando ulteriormente la tempistica per far riavere i risparmi a chi li ha perduti. Noi abbiamo chiesto di partire con quello che c’è, per poi intervenire migliorando o modificando il fondo. Solo così si sarebbe riusciti a dare subito una risposta che doveva essere data ancora mesi, anzi, anni fa. Questa decisione del Governo nascerebbe dalla necessità di rimuovere vizi di illegittimità costituzionale della norma istitutiva del fondo che, lo si ripete, è stata votata all’unanimità da tutte le forze politiche e ha superato, per la sua entrata in vigore, tutti i vagli necessari anche sulla sua legittimità… Un punto è chiaro: bisogna fare presto, perché molte persone sono ormai ridotte sul lastrico e non possono più attendere”, conclude Puschiasis.