Sacile – Gemona: riapertura è volano turistico-economico
“Con la riapertura della Sacile – Gemona garantiremo uno sviluppo turistico ed economico che sarà volano per le attività locali. Per questo la Regione non si ferma qui e non farà mancare il suo sostegno al progetto anche in futuro”. È quanto ha affermato l’assessore alle Infrastrutture e territorio del Friuli Venezia Giulia, Graziano Pizzimenti, intervenendo oggi a Udine alla presentazione dell’evento inaugurale con cui domenica 29 luglio verrà riaperta l’intera tratta ferroviaria tra Sacile e Gemona.
A 6 anni dalla chiusura causata da una frana (era il 6 luglio del 2012) e a sette mesi dalla riapertura della prima tratta (dicembre 2017), tra Sacile e Maniago, domenica un treno storico composto da sei carrozze trainate dalla vaporiera Gr. 728.022 ridarà vita alla ferrovia “Pedemontana”, con partenza da Sacile alle 8:00 e con tappe nelle stazioni di Maniago, Fanna-Cavasso, Meduno, Travesio, Pinzano al Tagliamento, Forgharia-Bagni di Anduinis, Majano (Osoppo) e Gemona del Friuli dove l’arrivo è previsto alle 12:15.
All’evento prenderà parte anche il governatore della Regione, Massimiliano Fedriga, oltre all’assessore Pizzimenti e alle autorità dei 18 Comuni che sorgono lungo il tragitto ed hanno contribuito alla realizzazione del progetto assieme a numerose associazioni locali e di volontariato.
“Gli obiettivi raggiunti con in questa giornata sono molteplici” ha affermato Pizzimenti declinando gli effetti positivi della riapertura della ferrovia nel “recupero di una infrastruttura importante che altrimenti sarebbe rimasta in stato di abbandono” e nella “concretizzazione di una forte sinergia sul territorio, che in questo caso si traduce in un’opera che dà avvio ad un progetto più ampio di turismo regionale e di volano economico per le attività locali”. Per questo Pizzimenti ha annunciato che già entro l’anno la Regione sosterrà con un contributo finanziario la realizzazione della cartellonistica e la promozione, oltre a garantire un’attenzione particolare alla continuità nel tempo del servizio.
La Sacile – Gemona è una delle 18 ferrovie turistiche riconosciute dalla legge nazionale 128/2017, che ha ridato valore ad un patrimonio storico su cui lo scorso anno hanno viaggiato quasi 70 mila passeggeri, che potrebbero diventare 100 mila nel 2018.
Una prospettiva che è stata confermata da Luigi Cantamessa, direttore generale della Fondazione FS Italiane, che è partner dell’iniziativa e che ha rivolto un plauso alla Regione Friuli Venezia Giulia per l’efficacia con cui ha creduto nel progetto definito dallo stesso Cantamessa “non un’operazione nostalgica, ma un’azione strategica a favore di un turismo ferroviario slow che nel Nord Europa già da anni fattura milioni di euro”. La Sacile- Gemona è l’unica ferrovia storica italiana su cui convivono i servizi turistici e i servizi di trasporto locale passeggeri (per ora solo sulla tratta Sacile – Maniago), un connubio che consente di inserire la tratta nella rete della mobilità dolce, assieme alla rete delle piste ciclabili e ai cammini, rafforzata poi dal trasporto pubblico su gomma che mette in collegamento la ferrovia con l’entroterra delle valli. Il programma dei treni storici ha già avuto un prologo su questa tratta a giugno, in occasione di Aria di festa a San Daniele e di Coltello in festa a Maniago, e proseguirà in concomitanza con una serie di altri eventi di rilevanza regionale, a comporre un calendario di sedici appuntamenti che va da fine luglio a tutto ottobre, con treni in ogni week-end, e che terminerà l’8 dicembre con il treno dei Mercatini di Natale.
Alla conferenza stampa sono intervenuti, tra gli altri, Rosina Oliveto, direttore territoriale produzione RFI Fvg, Elisa Nannetti, direttore Trenitalia Fvg, Alessandro Puhali, presidente dell’associazione per il Museo Stazione Trieste Campo Marzio e Alberto Toneatto, amministratore delegato di Saf Spa.