Batteri sempre più resistenti agli antibiotici. 55enne di Pordenone rischia di morire
Batteri sempre più resistenti agli antibiotici. È il dato che emerge dai risultati, riferiti al 2017, su antibiotico-resistenza e prescrizione antibiotica in tutta l’Azienda sanitaria 5 del Friuli Occidentale. Ed è così che infezioni da stafilococco aureo, batterio che “colonizza” cute e naso, possono addirittura risultare potenzialmente mortali. È il caso di un 55enne che si era presentato all’ospedale Santa Maria degli Angeli con un’infezione all’osso di un piede (osteomielite) causata da stafilococco aureo meticillino resistente. Ed ha rischiato di morire. “È l’esempio — sostiene l’infettivologo Massimo Crapis — in cui il ceppo si è evoluto sviluppando una resistenza agli antibiotici che, in particolare, riguarda le penicilline. Siamo di fronte ad una persona che, per essere curata, non solo dovrà subire un’operazione chirurgica, ma che dovrà essere sottoposta a cura antibiotica con farmaci di seconda e terza linea. Questo perché lo stafilococco ha sviluppato nel soggetto in questione una resistenza ai farmaci comunemente utilizzati per combattere l’infezione in atto”.