Estate di carta, di tela, di terra
Con questo titolo l’Hotel Colorado di Lignano Pineta assieme a Il PAIS gente della nostra terra, quotidiano on line e mensile cataceo, presenta alcune espressioni artistiche scelte della nostra regione. Noi, ospiti del prestigioso Albergo Colorado, invitiamo a scoprire la personalità e la vitalità di dieci autori che la nostra redazione offre nella convinzione che la qualità ,non disgiunta dalla creatività, sono gli ingredienti fondanti di un modo speciale di stare assieme
La rassegna si tiene dal 2 agosto al 2 settembre ed è stata inaugurata il 2 agosto alle ore 18.00
Presentiamo i protagonisti di questo incontro
Flora Balzani nella sua opera richiama il fiore motivo conduttore della vita, la sua tela si illumina e si distende in cromatismi delicati, ammorbidendosi con i colori freddi e accendendosi nel calore di alcune espressioni maggiormente intense. La vasta superficie è pur sempre delicata e mai invasiva.
Paola Bega nella sua ricerca rilegge le espressioni storiche maggiormente inclini alla figurazione tradizionale, scoprendo territori del pensiero vasti e luminosi, sostenendo un pensiero che rimanda ad estati lontane, più proprie sul piano della memoria che della stagionalità compiuta.
Tiziano Bravi ricerca la figura umana e la interpreta secondo i canoni dell’espressionismo novecentesco,un uomo e una donna, per esempio, sono tangibilmente l’io e l’altro, l’autore e il mondo. Si osservi lo slancio segnico che traccia i volumi e li esalta , mentre la scelta cromatica di fondo attutisce ogni spigolosità .
Renato Croppo diluisce la sua estate in un quadro di insieme di leggera immediatezza. La componente onirica è una delle caratterizzanti di quest’opera che tra accensioni e spegnimenti sostiene masse magmatiche con uno stile quasi giocoso, ludico, perchè la gestualità per lui è piacere.
Francesca Ledri rivede nella sua ricerca la componente astratta dell’espressione estetica. Spensierati e liberi grafismi irrompono sulla tela, mentre la materia cromatica si adegua nella sua verticalità e nella stesura orizzontale e si stempera in una ritmata composizione il cui tono è quasi musicale.
Noel, incontra l’arte con un’attenta rilettura dello spirito deco’ di inizio 900. La sua espressione vive la raffinata e ricercata evoluzione di segni, all’interno dei quali il colore pare rispettare il confine del tratto,lasciandosi volutamente imprigionare da esso, riconoscendone la personalità.
Marialisa Povegliano Bulfone opera una scultura prepotente nella sua espressione e personalità. I volumi si offrono in una libertà estrema sul piano volumetrico, lo slancio geometrico si innesta perfettamente con il messaggio:il mondo è limitato nell’incomensurabilità dell’universo.
Renato Presotto con questa figura ilare vuole sottolineare la vanità dell’esistenza, spesso costituita da ipocrisie e menzogne, per cui l’essere sociale è costretto da maschere improvvise che negano la vera identità , in una società costrittiva che ingabbia l’io e non permette ripensamenti.
Elisabetta Sello quando scorge il mondo lo riprende nella sua migliore espressione, cioè nella natura.
Essa rigogliosa e generosa sa offrire colori e segni, tracce, richiami. Sembra di trovarci di fronte a meravigliati silenzi ,il suo pennello prolunga lo sguardo per cercare di svelare il mistero.
Silvano Zompicchiatti si presenta anche a questo appuntamento con il suo raffinato disegno,che nella cadenza di una figuralità regolata da rapporti precisi,segue una profonda e diligente rispettosa linearità di volumi e traccia realisticamente paesaggi, luoghi,oggetti nella loro compostezza irripetibile.