Alla presenza del ministro Bonisoli è stato inaugurato il nuovo allestimento del Museo archeologico nazionale di Aquileia.
Pubblicato il 4 Agosto 2018
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Riapre il Museo archeologico nazionale di Aquileia (Man) con un allestimento completamente ripensato per offrire un percorso più coinvolgente che consenta una maggior comprensione dell’area archeologica iscritta al Patrimonio mondiale dell’umanità (Unesco) dal 1998.
La riapertura del Man, uno dei maggiori musei al mondo sulla civiltà romana, avviene proprio a 136 anni esatti da quel 3 agosto 1882 in cui, nella villa neoclassica appartenuta ai conti Cassis Faraone, il governo austro-ungarico apriva al pubblico l’Imperial Regio Museo dello Stato per raccogliere ed esporre le antichità di Aquileia, l’antica città romana celebrata come “moenibus et portu celeberrima”.
All’inaugurazione del primo lotto del restaurato museo era presente il ministro per i Beni e le Attività culturali (Mibac), Alberto Bonisoli.
Il ministro ha annunciato che proseguirà “l’attenzione per il sito archeologico e per il Museo nazionale di Aquileia” definendoli un modello virtuoso di collaborazione tra ministero, regione, comune e altre realtà del territorio”. Il ministro ha infine ricordato che “oggi la cultura può essere strategica per la crescita anche economica di un territorio” e “può creare credibili occasioni di lavoro. Per questo non mancherà in futuro l’impegno del Ministero per il completamento del progetto relativo al Museo”. Secondo Bonisoli, quello che è stato fatto ad Aquileia “dovrà valere anche per altri musei. Qui la cultura e la storia della città sono state reinterpretate o modo più popolare – ha concluso – quindi più fruibile dal grande pubblico”.
Ad accogliere ad Aquileia il ministro è stata l’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, che ha sottolineato come “il governatore Fedriga consideri titolo di merito per questa regione la visita del ministro Bonisoli, che con la sua presenza dimostra attenzione e interesse per Aquileia e i suoi tesori”. Gibelli ha evidenziato come l’importanza del sito archeologico, destinata ad incrementarsi ulteriormente anche grazie agli importanti finanziamenti concessi da Mibac per i nuovi scavi che daranno sempre maggiore attrattività a questo territorio “venga accresciuta oggi dal Museo rinnovato e ampliato”.
L’assessore ha assicurato che “la Regione è fortemente impegnata in Fondazione Aquileia per restituire, non solo ai friulani e agli italiani ma a tutto il mondo, le testimonianze di una città che fu tra le più importanti prima della Repubblica e poi dell’Impero Romano e della civiltà che ancora oggi vede i suoi retaggi in gran parte d’Europa”.
Con il rinnovamento degli spazi della villa Cassis Faraone dal tempo del radicale restauro del 1955, il Museo raggiunge un fondamentale traguardo dell’ampio progetto avviato nel 2016 grazie al finanziamento straordinario di 4,5 milioni di euro del Mibac destinato al Polo museale del Friuli Venezia Giulia, nell’ambito del Piano strategico Grandi Progetti Beni Culturali previsto dal decreto legge noto come Art bonus, destinato al completamento di Musei di rilevante interesse nazionale.
Il rispetto dei tempi, progetto completato e gare bandite entro il 18 aprile 2016 e ultimazione dei lavori entro luglio 2018, nonostante la transizione tra vecchio e nuovo Codice degli appalti pubblici ha permesso di avviare le procedure, già da gennaio 2017, del secondo finanziamento di 3.000.000 e un finanziamento speciale per l’adeguamento delle misure di sicurezza del complesso museale. Alla data odierna è in corso di completamento la progettazione esecutiva, affidata in seguito a gara pubblica, e si prevede la pubblicazione del bando di gara per l’esecuzione dei lavori entro il 2018.
All’inaugurazione sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Aquileia, Gabriele Spanghero, il presidente della Fondazione Aquileia, Antonio Zanardi Landi, il direttore del Polo museale regionale Luca Caburlotto.
Di seguito l’intervista di Andrea Covre al ministro Bonisoli
La riapertura del Man, uno dei maggiori musei al mondo sulla civiltà romana, avviene proprio a 136 anni esatti da quel 3 agosto 1882 in cui, nella villa neoclassica appartenuta ai conti Cassis Faraone, il governo austro-ungarico apriva al pubblico l’Imperial Regio Museo dello Stato per raccogliere ed esporre le antichità di Aquileia, l’antica città romana celebrata come “moenibus et portu celeberrima”.
All’inaugurazione del primo lotto del restaurato museo era presente il ministro per i Beni e le Attività culturali (Mibac), Alberto Bonisoli.
Il ministro ha annunciato che proseguirà “l’attenzione per il sito archeologico e per il Museo nazionale di Aquileia” definendoli un modello virtuoso di collaborazione tra ministero, regione, comune e altre realtà del territorio”. Il ministro ha infine ricordato che “oggi la cultura può essere strategica per la crescita anche economica di un territorio” e “può creare credibili occasioni di lavoro. Per questo non mancherà in futuro l’impegno del Ministero per il completamento del progetto relativo al Museo”. Secondo Bonisoli, quello che è stato fatto ad Aquileia “dovrà valere anche per altri musei. Qui la cultura e la storia della città sono state reinterpretate o modo più popolare – ha concluso – quindi più fruibile dal grande pubblico”.
Ad accogliere ad Aquileia il ministro è stata l’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, che ha sottolineato come “il governatore Fedriga consideri titolo di merito per questa regione la visita del ministro Bonisoli, che con la sua presenza dimostra attenzione e interesse per Aquileia e i suoi tesori”. Gibelli ha evidenziato come l’importanza del sito archeologico, destinata ad incrementarsi ulteriormente anche grazie agli importanti finanziamenti concessi da Mibac per i nuovi scavi che daranno sempre maggiore attrattività a questo territorio “venga accresciuta oggi dal Museo rinnovato e ampliato”.
L’assessore ha assicurato che “la Regione è fortemente impegnata in Fondazione Aquileia per restituire, non solo ai friulani e agli italiani ma a tutto il mondo, le testimonianze di una città che fu tra le più importanti prima della Repubblica e poi dell’Impero Romano e della civiltà che ancora oggi vede i suoi retaggi in gran parte d’Europa”.
Con il rinnovamento degli spazi della villa Cassis Faraone dal tempo del radicale restauro del 1955, il Museo raggiunge un fondamentale traguardo dell’ampio progetto avviato nel 2016 grazie al finanziamento straordinario di 4,5 milioni di euro del Mibac destinato al Polo museale del Friuli Venezia Giulia, nell’ambito del Piano strategico Grandi Progetti Beni Culturali previsto dal decreto legge noto come Art bonus, destinato al completamento di Musei di rilevante interesse nazionale.
Il rispetto dei tempi, progetto completato e gare bandite entro il 18 aprile 2016 e ultimazione dei lavori entro luglio 2018, nonostante la transizione tra vecchio e nuovo Codice degli appalti pubblici ha permesso di avviare le procedure, già da gennaio 2017, del secondo finanziamento di 3.000.000 e un finanziamento speciale per l’adeguamento delle misure di sicurezza del complesso museale. Alla data odierna è in corso di completamento la progettazione esecutiva, affidata in seguito a gara pubblica, e si prevede la pubblicazione del bando di gara per l’esecuzione dei lavori entro il 2018.
All’inaugurazione sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Aquileia, Gabriele Spanghero, il presidente della Fondazione Aquileia, Antonio Zanardi Landi, il direttore del Polo museale regionale Luca Caburlotto.
Di seguito l’intervista di Andrea Covre al ministro Bonisoli