7.000 persone sono salite sul Monte Canin per il Concertone in alta quota del No Borders Music Festival
SELLA NEVEA – Emozioni e suggestioni a 2 mila metri. La musica e la poesia di Brunori Sas e Omar Pedrini incontrano la magia naturale del Monte Canin nell’area del Rifugio Gilberti a Sella Nevea. Oltre 7.000 persone, appassionati di musica e di montagna, oggi (domenica 5 agosto) pomeriggio sono saliti a piedi e in cabinovia per il “Concertone in alta quota” del No Borders Music Festival, diventato nel corso degli anni uno degli eventi musicali più importanti dell’intero Triveneto, della Mitteleuropa e non solo.
Giunto alla 23esima edizione il No Borders Music Festival – la celebre rassegna, organizzata dal Consorzio di Promozione Turistica del Tarvisiano, di Sella Nevea e di Passo Pramollo in collaborazione con la Regione Fvg e Promoturismo Fvg – si conferma come un festival veramente unico e straordinario, in grado di valorizzare la musica quale forma culturale oltre i confini e di promuovere attraverso la musica le bellezze naturali di un comprensorio davvero unico, quello del Tarvisiano, posto tra Italia, Austria e Slovenia.
Per la prima volta il No Borders ha proposto un doppio act con due artisti straordinari: alle 12 è salito sul palco Omar Pedrini, lo “zio rock” della musica italiana, che in un set molto intenso di 1 ora ha ripercorso la sua carriera dai Timoria all’attuale percorso solista, mentre alle 14 è stata la volta di Brunori Sas, uno dei cantautori italiani più apprezzati e acclamati dal pubblico e dalla critica che si è presentato in una versione intima ed esclusiva, da solo voce, pianoforte e chitarra. Il pubblico lo ha ascoltato per 1 ora e mezza in silenzio quasi religioso, applaudendo alla fine di ogni brano e tributandogli alla fine del set una standing ovation interminabile.
Il gran finale del No Borders Music Festival 2018 è previsto per sabato 11 agosto (ore 14:00) con il concerto esclusivo di Ben Harper ai Laghi di Fusine. Tutte le info su www.nobordersmusicfestival.com e sui social network del festival.
foto (credit Simone Di Luca)