Fedriga, autonomia e lavoro rappresentano la base per rilancio del Friuli Venezia Giulia
“Elezione diretta degli organi politici di rappresentanza e rispetto delle specificità territoriali: è su queste basi che deve poggiare la riforma degli enti locali in Friuli Venezia Giulia, superando le Unioni territoriali intercomunali (Uti) in favore di realtà intermedie, si chiamino Cantoni o Province speciali, capaci da un lato di esprimere la volontà popolare e, dall’altro, di beneficiare di adeguate competenze gestionali”.
Lo ha dichiarato oggi a Rimini il governatore Massimiliano Fedriga, intervenendo al dibattito Benvenuti al Nord – insieme ai governatori di Lombardia e Liguria, Attilio Fontana e Giovanni Toti, e al presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi – nell’ambito del Meeting Amicizia tra i Popoli.
Nel corso dell’incontro, Fedriga ha ribadito la disponibilità della Regione Fvg ad inviare la propria Protezione civile per l’emergenza Ponte Morandi a Genova, sostenendo quanto all’azione sul campo debba subito essere affiancata quella di identificazione delle responsabilità.
INFRASTRUTTURE – Sempre in tema di infrastrutture, il governatore ha evidenziato l’importanza del controllo diretto delle istituzioni sulle grandi opere, portando a esempio la propria esperienza di commissario per la Terza Corsia della A4.
A questo proposito, riferendosi ai nodi legati alle normative europee, Fedriga ha auspicato di riuscire a ottenere nuovamente, in sinergia con il Veneto, la concessione per la rete autostradale attualmente in capo ad Autovie Venete.
“A breve – ha sottolineato – avremo una splendida autostrada che ci auguriamo possa essere pronta addirittura in anticipo rispetto alla tabella di marcia. Dobbiamo però velocemente pensare al potenziamento di tutto il resto della rete viaria che, oltre al traffico comune, serve importanti realtà industriali”.
PORTO FRANCO – Fedriga si è soffermato ampiamente sul Porto di Trieste, “punto franco unico in Europa grazie a quanto previsto dal Trattato di pace del 1947”. “Abbiamo atteso 70 anni – ha aggiunto – per valorizzare una potenzialità incredibile che avremmo dovuto avere interesse a utilizzare da molto prima. Invece, in questo lungo periodo si sono rafforzati altri porti del Nord Adriatico e soprattutto quelli del Nord Europa. Adesso è finalmente il momento di sfruttare la nostra unicità fino in fondo”.
AUTONOMIA e SPECIALITÀ – “Serve un piano nazionale di sistema – ha quindi affermato il governatore Fvg – ma il progetto va costruito e realizzato con i territori. La ricchezza dell’Italia risiede nelle diversità da valorizzare e, per riuscirci, le specialità amministrative vanno esaltate in quanto garanzia di un maggiore e migliore rapporto con il cittadino”.
LAVORO e DIGNITÀ – Citando infine l’esempio del nuovo protocollo della navalmeccanica che, su spinta della Regione, pone assieme istituzioni e imprese al fine di favorire gli investimenti e l’occupazione in Friuli Venezia Giulia, Fedriga ha evidenziato che “l’obiettivo non deve più essere quello di garantire solo un supporto economico ai cittadini ma, piuttosto, creare le condizioni affinché questi trovino, anche attraverso specifici percorsi formativi, rapido e certo reinserimento nel mercato del lavoro”.