Camber, interpellanza sul nuovo centro di accoglienza sloveno
Il consigliere regionale Piero Camber (FI) ha presentato un’interpellanza al presidente della Regione Massimiliano Fedriga alla luce delle recenti notizie riguardanti l’imponente traffico di clandestini provenienti dalla Slovenia.
Sui media della vicina Repubblica di Slovenia(http://nova24tv.si/, parola di ricerca Debeli Rtic) – spiega Camber – è apparsa la notizia della prossima apertura di un centro di accoglienza per richiedenti asilo in prossimità dell’ex confine del Lazzaretto (Muggia) in corrispondenza di Punta Grossa; è evidente che l’ubicazione del nuovo centro di accoglienza sloveno costituirà nient’altro che una tappa verso l’Italia, in sostanza un invito a concludere il percorso della rotta balcanica.
Non possiamo accettare una porta d’ingresso – prosegue il consigliere forzista – che incrementi maggiormente l’afflusso migratorio sul territorio dell’ex provincia di Trieste; già la forza attrattiva della nuova sede della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale e il massiccio rinvenimento sull’altopiano carsico delle tracce dell’impressionante traffico di uomini, preoccupano seriamente i nostri cittadini.
Inoltre – aggiunge Camber – è ormai cronica la mancanza di personale delle forze dell’ordine deputato ai controlli lungo la porosa frontiera con la Slovenia: anche il Sindacato autonomo di polizia (SAP) di Trieste continua a segnalare la difficile situazione degli operatori costretti a un sovraccarico di lavoro, sempre in attesa di rinforzi, mezzi e strutture adeguati.
Per questa ragione – conclude Camber – chiedo al presidente Fedriga di intervenire presso il Ministero degli Interni perché si manifesti la contrarietà alla Slovenia in ordine alla possibile realizzazione di un nuovo centro di accoglienza a ridosso della nostra frontiera e, soprattutto, si implementino gli organici per garantire un controllo adeguato ad una situazione già complicata, in collaborazione con i militari già presenti sul nostro territorio, collegati all’operazione nazionale “Strade sicure”.