Enti locali: a Forgaria un polifunzionale con i fondi fuori Uti
“La costruzione di un nuovo
polifunzionale sull’altopiano del Monte Prat, a servizio del
comprensorio collinare che ruota attorno a Forgaria nel Friuli, è
la dimostrazione che liberando risorse anche per i Comuni che non
hanno aderito alle Uti si rimette in moto la collaborazione tra
enti locali e si fanno ripartire progettazioni a servizio dei
cittadini rimaste ferme da anni”.
L’assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti,
ha espresso così la sua soddisfazione nell’apprendere i dettagli
progettuali di una delle opere che sono rientrate nel piano di
riparto dei 3 milioni di euro recuperati dall’assestamento di
bilancio 2018 a favore dei Comuni che non hanno aderito alle
Unioni territoriali intercomunali, cui si sono aggiunti 25
milioni per i Piani di sviluppo nel triennio.
Si tratta della costruzione di un centro polifunzionale che andrà
a riqualificare un’area ricreativa di migliaia di metri quadrati
sulla sommità dell’altopiano del Monte Prat, adiacente alla casa
colonica dove attualmente ha sede la Scuola di ciclismo fuori
strada dell’ex campione mondiale di ciclocross Daniele Pontoni.
Un’area di proprietà pubblica dove troveranno posto un edificio
polifunzionale, un campo di calcetto, un parco giochi e un’area
verde attrezzata. Il progetto è stato illustrato all’assessore
regionale dal sindaco di Forgaria, Marco Chiapolino, accompagnato
dall’assessore comunale alla Protezione civile, Andrea Goi, e
dall’assessore al Turismo, Pierluigi Molinaro, oltre che da una
rappresentanza del Gruppo comunale degli Alpini capeggiata dal
presidente Danilo Agnola.
“Penalizzare i Comuni che non hanno aderito alle Uti è stato un
errore perché ha spaccato le comunità, rendendo difficile la
collaborazione tra amministrazioni limitrofe e provocando di
fatto l’eliminazione di nuove opportunità per i cittadini” ha
rimarcato Roberti.
Il contributo richiesto per il cofinanziamento dell’opera è pari
a 503 mila euro, di cui 40 mila euro a valere sul 2018 per la
progettazione esecutiva e le restanti risorse suddivise nelle
annualità 2019 – 2020, secondo il cronoprogramma dei lavori.
Per l’amministrazione comunale l’area si presta a rispondere agli
obiettivi di sviluppo turistico che il Comune si è dato come
priorità in questi anni, andando a potenziare e rendere più
fruibile un polo per attività sportive, associative e ricreative
già sviluppate, ma potenzialmente in crescita se messe a sistema
con la vicina riserva naturale del Lago di Cornino e con le
comunità vicine (da Trasaghis, a Gemona, a San Daniele, alla Val
D’Arzino). Il 15 settembre, ad esempio, si svolgerà qui il raduno
dei trattori d’epoca, mentre altre manifestazioni si svolgono
durante tutto l’anno, esaltando anche la presenza della chiesetta
alpina costruita dai componenti dell’Ana con l’apporto di
volontari che animano gli stessi eventi locali.
Tra gli argomenti toccati durante il confronto tra Roberti e
l’amministrazione comunale è emerso anche il tema della
sicurezza, legato in particolare alle esigenze di sorveglianza di
un territorio molto vasto e prevalentemente boschivo.
“L’attenzione della Regione alla sicurezza è massima – ha
assicurato Roberti – e per questo il prossimo Piano sicurezza
regionale metterà a disposizione nuove risorse e nuovi strumenti
di azione anche per favorire la collaborazione tra Comuni, nonchè
tra Comuni e cittadini, in una logica coerente con il superamento
delle Uti e l’avvicinamento al nuovo assetto degli enti locali
che intendiamo raggiungere con la prossima riforma”.