Salute: al via bando di concorso per 2 primari a Latisana
“Il bando, previsto per la prossima settimana, dei concorsi per le posizioni di primario del Pronto soccorso e di Anestesia rappresentano una risposta chiara e concreta, in linea con la funzionalità di determinati servizi che un ospedale come quello di Latisana per la sua storia e per la sua collocazione deve avere”.
Così il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, nel corso dell’odierna visita all’Ospedale di Latisana alla quale hanno partecipato, oltre al presidente del Consiglio regionale, Mauro Zanin, e i vertici dell’Azienda per l’assistenza sanitaria Bassa Friulana-Isontina, anche il sindaco di Latisana Daniele Galizio, i capigruppo in Consiglio regionale, Mauro Bordin e Mauro Di Bert, e i consiglieri Andrea Ussai e Maddalena Spagnolo.
Riccardi, confermando tempi e modalità del percorso che porterà entro l’anno a una nuova governance del sistema sanitario del Friuli Venezia Giulia, ha ribadito l’importanza dei confronti avviati anche con le istituzioni locali.
“Questo dialogo – ha affermato Riccardi – rappresenta un passaggio fondamentale di questa prima fase che si concluderà entro il 2018 alla quale faranno seguito le scelte di pianificazione sanitaria”.
Particolare apprezzamento per questo approccio collaborativo è stato espresso dal sindaco Galizio, il quale, manifestando la propria soddisfazione per i bandi dei due concorsi e ricordando le divergenze con la precedente Giunta, ha dato merito all’attuale Amministrazione regionale, e al vicegovernatore in particolare, di avere adottato un approccio corretto improntato al confronto con il territorio.
Galizio ha inoltre sottolineato la strategicità dell’ospedale di Latisana in considerazione dell’allargamento dell’utenza di Lignano nella stagione estiva, per un numero complessivo di accessi che raggiunge la cifra di 21mila su base annua.
Riccardi, infine, ha rimarcato come il dialogo con gli enti locali e gli operatori del sistema sanitario sia il pilastro “senza il quale non ci potrebbe essere quella condivisione alla quale ha l’obbligo di aspirare un cambiamento normativo e organizzativo come quello pianificato dalla Regione”.