Grande Guerra: Roberti, l’incontro Italo – Austriaco della Pace a Trieste ha un significato enorme
“Il fatto che l’Incontro Italo Austriaco della Pace nel centenario della Grande Guerra si sia svolto a Trieste ha per l’Amministrazione regionale un significato enorme”.
Così si è espresso l’assessore regionale alle Politiche comunitarie Pierpaolo Roberti prendendo la parola al termine della 27esima edizione dell’Incontro che ha dato vita a un corteo concluso in piazza Unità, dopo che ieri la tre giorni aveva visto la partecipazione del governatore regionale Massimiliano Fedriga, del ministro alla Famiglia e Disabilità Lorenzo Fontana e del ministro austriaco alla Difesa Mario Kunasek.
“La spaventosa durezza della Grande Guerra ebbe in Trieste il suo simbolo, ma nemmeno la sanguinosa asperità di quel conflitto – ha rilevato Roberti – è riuscita a scardinare il sedime su cui oggi si erge, stabile, proprio in questa città e in questa piazza, l’incontro tra italiani e austriaci”. Esprimendo la commozione per il ricordo di “caduti che erano fratelli, anche se con divise diverse”, Roberti ha indicato nell’Incontro della Pace organizzato dalla Regione insieme al Comune di Trieste e all’Unione degli Istriani “la promessa per italiani e austriaci di un nuovo percorso da fare insieme sotto l’egida dell’operosità, vicini, solidali e pronti a collaborare nelle sfide che riguardano tanti campi – dall’economia ai trasporti, dall’ambiente alle relazioni internazionali, dalla sicurezza alla cultura -“.
Al termine della sfilata che ha attraversato il centro di Trieste partendo da piazza Sant’Antonio, il promotore storico dell’iniziativa, Mario Eichta, ha ricevuto il dono di una sciabola del 1856 dalla Croce Nera, omologa dell’italiana Onorcaduti, e ha annunciato che la prossima edizione dell’Incontro si terrà ad Asiago il 5 maggio del 2019. Data quest’ultima che – lo ha ricordato l’arciduca Carlo D’Asburgo-Lorena, capo della casa imperiale d’Austria nel suo intervento in piazza Unità – coincide con la celebrazione di San Benedetto, patrono d’Europa. L’Incontro della Pace, come hanno evidenziato lo stesso Eichta e il presidente dell’Unione degli Istriani Massimiliano Lacota, si è caratterizzato per la volontà di commemorare tutti i caduti della Grande Guerra, con particolare riguardo alle vittime civili, tutti colpiti – questa la lettura del console generale d’Austria Wolfgang Spandiger – dell’odio generato dai nazionalismi. I nazionalismi, però, ha commentato nel suo saluto il vicesindaco di Trieste Paolo Polidori, non vanno confusi con i sentimenti di appartenenza, sacri e degni di rispetto, i quali trovano, tutti, straordinaria coesistenza nella civiltà storicamente espressa dal capoluogo regionale.
Alla cerimonia, animata dalla banda Imperiale d’Austria e conclusa da un concerto della banda Refolo, erano presenti associazioni civili e combattentistiche italiane e sodalizi di tradizione austriaci. Per gli Enti locali del Friuli Venezia Giulia, accanto alla co-organizzatrice Amministrazione municipale triestina rappresentata da Polidori e dall’assessore Luisa Polli, sono intervenuti in maniera ufficiale anche i Comuni di Monfalcone e Fogliano Redipuglia.