Chiusure domenicali, la proposta piace in regione sia alla politica che alla Confcommercio
Anche nella nostra regione è un dibattito focoso quello a riguardo della proposta di legge sulle chiusure domenicali dei negozi. La proposta però sembra raccogliere diversi consensi in Friuli e soprattutto sembra piacere a Confcommercio. Per il presidente regionale di Confcommercio, Giovanni Da Pozzo “sono provvedimenti che auspichiamo da tempo. Un contenimento del numero di negozi aperti nei giorni non lavorativi, oltre a tutelare il personale, rappresenta la via maestra per la tutela del piccolo commercio, una presenza che, in un territorio come quello regionale, continua a essere un valore anche sociale. Auspico che la nostra Regione accolga le indicazioni del governo e le adotti con le corrette deroghe, come quella prevista per le realtà turistiche che necessitano di maggior flessibilità”.
A protestare invece è il comparto della grande distribuzione del Friuli Venezia Giulia che pensava di aver messo la parola fine sulla questione con la bocciatura da parte della Corte Costituzionale della legge regionale 4 del 2016 che stabiliva l’obbligo di chiusura nelle festività “comandate”.
Il disegno di legge della maggioranza di governo trova condivisioni anche dall’amministrazione regionale, in particolare dall’assessore regionale alle Attività produttive Sergio Bini: “Una regolamentazione va fatta per ridare dignità al piccolo commercio, asse portante della nostra economia. Io ho a cuore le botteghe di vicinato, per troppo tempo non tutelate e poco valorizzate. A mio avviso regolamentando gli orari, si otterrebbe un duplice risultato: da una parte il supporto ai piccoli commercianti che avrebbero la possibilità di riprendersi, di riavere ossigeno, dall’altro si ridarebbe vitalità ai centri storici e ai rioni, svuotati dalla grande distribuzione”.