Per essere un buon politico è davvero necessario un diploma o una laurea?
E’ vero, non serve una laurea per fare politica. In un mercato del lavoro sempre più spesso alla ricerca di figure altamente specializzate per dirigere il Paese spesso non è indispensabile nemmeno un diploma. La politica senza studi universitari è quindi una consuetudine abbastanza diffusa. Il caso del Senatore friulano della Lega Mario Pittoni, salito oggi agli onori della cronaca, ne è un esempio. Il responsabile scuola della Lega ha la terza media ed è lo stesso a capo della commissione Istruzione, come denunciato in un articolo dall’Espresso.
Per essere un buon politico è davvero necessario un diploma o un titolo accademico o basta la militanza in un partito e l’esperienza sul campo? Cosa è davvero indispensabile per essere preparati a questa professione?
Dilettanti allo sbaraglio, il rischio potrebbe essere questo visto che quello del politico è un mestiere che non richiede nessuna preparazione particolare. Eppure ne è pieno il Parlamento e perfino i ministeri di persone senza competenze specifiche. E’ infatti possibile, anche con un curriculum di studi povero e non adeguato al ruolo ricoperto, arrivare ai vertici. Lo dimostra non solo Pittoni, ultimo politico nell’ordine alla gogna, ma anche l’ex ministra dell’istruzione Valeria Fedeli, colpevole non solo di non aver studiato ma perfino di aver mentito. Sul suo curriculum aveva infatti riportato la dicitura Diploma di Laurea, salvo poi scoprire che l’ex sindacalista non era neanche diplomata. Insomma, la laurea non serve e se proprio dovesse servire i politici spesso se la inventano di sana pianta. Di politici senza laurea, in realtà, è piena l’Italia: Salvini, per esempio, maturità classica e 16 anni di frequentazione (fuori corso) della facoltà di Storia. E poi Giorgia Meloni, Matteo Orfini e Luigi Di Maio.
Studiare ed investire tempo e risorse nell’università, oppure lanciarsi a capofitto in politica? Ci troviamo di fronte a due vere e proprie correnti di pensiero che spaccano l’opinione pubblica e che continueranno sempre a far discutere.