Ambiente: Scoccimarro, gli speleologi sono utili per la conservazione delle grotte
L’assessore regionale all’Ambiente ed energia, Fabio Scoccimarro, ha voluto valutare di persona lo stato di salute delle grotte carsiche ed ha effettuato dei sopralluoghi all’abisso di Trebiciano, alla Grotta nera di Basovizza e in una delle numerose caverne inquinate dell’area triestina. In merito Scoccimarro ha spiegato che “visitando le grotte regionali ci si rende conto dell’importanza del lavoro svolto dai gruppi speleologici attivi in Friuli Venezia Giulia, ed in particolare dalla Federazione speleologica regionale, sia per l’attività di ricerca, sia per quella sportiva”.
Guidato da Furio Premiani, presidente della Federazione speleologica regionale, da Mauro Kraus, presidente del gruppo speleologico San Giusto e da Sergio D’Ambrosi della Società Adriatica Speleologia, l’assessore ha confermato l’attenzione posta alla situazione da parte della Regione, la quale ha ereditato dalla Provincia e dalla Federazione speleologica regionale la gestione del Catasto grotte. Scoccimarro ha quindi spiegato che “rispetto al passato la sensibilità ecologica è assolutamente cambiata, come dimostra il fatto che negli anni Settanta il petrolio residuale dell’attentato compiuto dal gruppo terroristico Settembre nero sia stato riversato all’interno di una caverna nell’area di Basovizza. Ora dobbiamo quindi bonificare e porre rimedio ai danni causati in passato, per evitare che una parte importante dell’ecosistema regionale sia irrimediabilmente danneggiato”.
Visitando la Grotta nera, nei pressi della quale è stato ricavato uno spazio didattico che ricostruisce la vita degli uomini nell’era preistorica, l’assessore ha rimarcato che “si tratta di una risorsa importante per il turismo scolastico, che consente ai bambini di scoprire come vivevano i nostri lontani antenati”.