Mille Voci: domenica 16 settembre a Redipuglia per il grande evento in coro per la pace
Sono ormai quasi mille i cantori provenienti da tutta la regione che hanno aderito al grande evento corale regionale In coro per la pace, che verrà organizzato dall’Usci Friuli Venezia Giulia nella Piazza delle Pietre d’Italia a Redipuglia domenica 16 settembre alle ore 20.30.
Un enorme coro che dal palcoscenico si estenderà all’intera piazza, accompagnato dalla banda dell’Anbima di Gorizia, e una voce recitante racconteranno storie di confine, di guerra e di pace, di etnie diverse che da sempre convivono su queste terre e ne costituiscono la peculiarità culturale.
Il suggestivo evento commemorativo di ampio respiro è la tappa finale di un percorso dedicato al centenario della Grande Guerra che è iniziato nel 2014 e del quale hanno fatto parte concerti e iniziative culturali promosse da singoli cori in diverse parti della regione. Sono state riscoperte composizioni e testimonianze del periodo bellico, commissionati nuovi brani, realizzati spettacoli con solisti e attori, progetti scolastici, pellegrinaggi musicali, rassegne, dedicati ai diversi punti di vista presenti nell’eredità di una regione dove si è combattuto a volte su fronti diversi e opposti.
Il progetto di rete culminerà domenica in un evento condiviso in un luogo simbolo della memoria, ma con ampiezza di vedute e una geografia che nella prima parte del concerto si estenderà al di fuori dei confini nazionali con l’esecuzione della Missa brevis del compositore olandese Jacob de Haan, brano per ampio organico (coro e orchestra di fiati) che ricollega all’evento nazionale del maggio 2015, quando migliaia di coristi, anche della regione Friuli Venezia Giulia, hanno cantato all’Arena di Verona per ricordare il centenario dell’intervento italiano nella Grande Guerra. La composizione verrà diretta da Fulvio Dose, che proporrà anche il brano Come d’autunno di Franco Arrigoni per banda e tenore solista, con la voce di Federico Lepre.
I contenuti speciali di questa manifestazione riguardano tuttavia il coinvolgimento dei cori fuori dal palco principale con un open singing di massa, durante il quale quasi mille voci intoneranno quattro celebri brani e un gran finale. Arnaldo De Colle, Alessandro Pisano, Janko Ban e Gianna Visintin sono i quattro maestri che si alterneranno sul podio per dirigere Stelutis alpinis di Zardini nell’elaborazione del compositore friulano Orlando Dipiazza, l’altrettanto commovente Ai preât del triestino Franco Escher, il brano tradizionale sloveno Oblaki so rudeči (le nuvole sono rosse) che il maestro goriziano Hilarij Lavrenčič ha adattato per questa occasione, per concludere con un classico della letteratura di montagna come Signore delle cime di Bepi De Marzi. Seguirà un gran finale a cori riuniti nel segno dell’unità di un’Europa che rappresenta un presente e un futuro di pace.
Il programma musicale prevede interventi dell’attore Massimo Somaglino su testi scelti per l’occasione da Ivan Portelli, Elisa De Zan e Lucia Vinzi, che spiega: “La messa di de Haan che introdurrà all’evento verrà ripresa, a livello letterario, da un brano di testimonianza diretta tratto dal diario del cappellano militare Rocco Egidio de Bonis che racconta una messa da campo con tragico epilogo e dall’invocazione di un soldato raccolta a Fogliano nel 1915. Volevamo sottolineare la necessità, anche in questo caso profondamente umana, di rivolgersi a Dio in un momento in cui nulla sembra avere più senso. Non è stato semplice scegliere tra le innumerevoli testimonianze che evidenziano l’aspetto umano del conflitto. I testi sono molto legati al Carso e all’Isonzo e sono per lo più testimonianze dirette, da diari di guerra o da testi di riferimento come Trincee di Carlo Salsa. La parte poetica è affidata a Clemente Rebora, poeta ma anche musicista che fu ferito sul Podgora. Due prose di Giuseppe Ungaretti, quasi speculari nella loro lucida profondità scritte a 50 anni di distanza una dall’altra, concludono la parte letteraria e anche il concerto: il Carso è protagonista, simbolo e sacello di quel sentire profondamente umano, che la guerra, nonostante i suoi orrori non ha cancellato.”
I posti a sedere sono già esauriti ma vi è comunque la possibilità di assistere all’evento. “In coro per la pace” gode del sostegno della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e del patrocinio della federazione nazionale Feniarco e del Comune di Fogliano Redipuglia, è inserito nel progetto regionale Eredità – Quel che resta della guerra ed è realizzato con la collaborazione della Direzione Sacrario Militare di Redipuglia e della Pro Loco di Fogliano Redipuglia.