Confagricoltura Fvg dice ancora no ai tagli dell’Ue al bilancio agricolo
L’agricoltura europea è a un punto cruciale, in cui sono numerosi i fattori
determinanti per il suo futuro. Al Global Food Forum di Confagricoltura e
Farm Europe, tenutosi recentemente a Pavia, gli stakeholder del settore
primario dei vari Stati membri si sono confrontati sugli argomenti di
stretta attualità, quali il taglio delle risorse al prossimo bilancio Ue, le
esigenze di sostenibilità ambientale e crescita economica, la sicurezza
alimentare per i consumatori.
Dai gruppi di lavoro del Gff, ai quali hanno partecipato anche i
rappresentanti di Confagricoltura Fvg (il vice presidente regionale Philip
Thurn Valsassina, il presidente provinciale di Pordenone Nicolò Panciera e
il direttore regionale Sergio Vello), è emerso chiaramente che la proposta
della Commissione europea di tagliare il bilancio Ue limitando le risorse
all’1,08% del Pil è inaccettabile. Il Parlamento europeo intende giungere a
un accordo entro la scadenza delle elezioni della prossima primavera,
raggiungendo almeno quota 1,3% del Pil, ma occorre accelerare i tempi senza
stravolgere gli equilibri raggiunti.
«È necessario spiegare bene l’importanza della Politica agricola comune
(Pac) ai cittadini europei – ha detto Thurn Valsassina -, mettendo in luce
le garanzie che dà alle imprese agricole e all’intera collettività. Bisogna
evitare, inoltre, un’applicazione della Pac troppo diversificata tra gli
Stati membri, mentre bisogna creare un collegamento tra la politica
agricola, la politica di bilancio e la politica commerciale per sfuggire al
pericolo di una concorrenza falsata e perché si applichi davvero il criterio
della reciprocità, con criteri comuni per i prodotti di importazione. È pure
indispensabile avviare un approccio più completo alla Pac, con concetti che
vadano oltre i pagamenti diretti, – ha concluso il vice presidente di
Confagricoltura Fvg – includendo anche la formazione, l’istruzione e la
cultura, per rimarcare l’efficienza del settore primario europeo».