Agricoltura: approvata semplificazione per procedure del Programma di Sviluppo Rurale
Pubblicato il 29 Settembre 2018
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Continua il processo di snellimento degli iter burocratici del Programma di sviluppo rurale (Psr). Su indicazione dell'assessore alle Risorse agroalimentari, forestali e ittiche, Stefano Zannier, la Giunta ha, attraverso due delibere, confermato la modifica del Psr già approvata dalla Commissione Europea, che agevola l'allocazione delle risorse disponibili, e ha approvato la modifica della disciplina di attuazione delle misure a investimento del Psr 2014-2020, contemperando la necessità di velocizzarne i processi con il rispetto della normativa. Come ha spiegato l'assessore Zannier "l'esigenza primaria oggi è l'avanzamento della spesa. I dati odierni consentono un moderato ottimismo rispetto al raggiungimento dell'obiettivo al 31 dicembre 2018 nonostante l'enorme ritardo, ma questo deve essere considerato un punto di partenza e non di arrivo. Tutti gli interventi deliberati oggi consentiranno di migliorare l'impianto del Psr 2013/2020, che purtroppo soffre di problemi strutturali derivanti dalla sua genesi". Con la modifica del Programma sono stati spostati quasi 5 milioni di euro per garantire la capienza del Fondo di rotazione per l'agricoltura. Quest'ultimo serve a concedere, con il contributo finanziario sia del Psr, sia di risorse regionali, finanziamenti agevolati per investimenti per la trasformazione, la commercializzazione e lo sviluppo di prodotti agricoli, l'efficientamento dell'uso dell'acqua e il miglioramento delle prestazioni e della sostenibilità globale delle imprese agricole. Uno strumento che ha dimostrato in questa fase di essere molto performante e di avere grande maggiore appeal tra gli imprenditori regionali, che lo conoscono e utilizzano da molti anni. Nello specifico è stata reintrodotta la possibilità di combinazione del sostegno ricevuto (cumulo) per le misure sul Fondo di rotazione (4.1.4 e 4.2.3) con le misure ad investimento 'classiche', che prevedono l'erogazione del sostegno in conto capitale, e si è provveduto all'eliminazione, per la sotto misura 6.2, dell'obbligo di fideiussione sul primo acconto. Con la seconda delibera, la Giunta ha approvato delle semplificazioni in materia di varianti. In particolare, vengono considerate varianti non sostanziali le eventuali modifiche o integrazioni di attrezzature e impianti già indicati nella domanda di sostegno con altri impianti, purché dotati di caratteristiche tecniche e funzionali simili o comunque coerenti, giustificati e congrui rispetto al piano d'investimento approvato. Si determina così una semplificazione a favore dei beneficiari che favorirà l'accelerazione della spesa del Psr.