Lega: Bordin e Miani, la Regione ridiscuta aperture festive negozi
Pubblicato il 1 Ottobre 2018
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"Promuovere una disciplina che contempli la difesa del riposo festivo a tutela del lavoratore, piccole attività e famiglie, con le regole del commercio e dello sviluppo economico e occupazionale". A parlare in questi termini è stato Mauro Bordin, capogruppo in Consiglio regionale della Lega, durante la discussione in Aula della mozione che porta anche il suo nome e quello di Elia Miani a sostegno dei lavoratori per il mantenimento del riposo domenicale e festivo. Con il documento - fa presente Bordin - si chiede alla Giunta Fedriga di farsi promotrice nei confronti del Governo affinché venga modificata la norma del decreto Salva Italia del 2011, restituendo alla Regione e agli enti locali la possibilità di decidere sulla regolamentazione delle aperture domenicali e festive in base alle necessità di quel territorio. "Le liberalizzazioni indiscriminate hanno dopato il commercio: i dipendenti dei centri commerciali e dei grandi supermercati lavorano molto spesso la domenica e nei festivi. Questo tipo di aperture - aggiunge Bordin - toglie spazio alle famiglie ed è una minaccia per i piccoli negozi. E' fondamentale creare un contesto regolarizzato, in cui tutti i soggetti trovino un punto di equilibrio. In tal senso bisogna che la Regione ritorni a poter decidere su un tema tanto importante e che ci siano dati gli strumenti per rispondere alle criticità, tenendo in debita considerazione le peculiarità del territorio come quelle turistiche". Da parte sua, il consigliere Miani ha ribadito in Aula come siano necessarie misure volte a combattere il fenomeno dello svuotamento dei centri storici anche promuovendo il piccolo tessuto commerciale, in particolare nelle zone montane e disagiate. "I piccoli esercizi commerciali faticano ad avere risorse, persone e mezzi per tenere aperto a oltranza. Ormai, soprattutto nei paesi - spiega Miani -, si tratta di attività che svolgono una funzione sociale e aggregativa. Pochi decidono di proseguire l'attività dei genitori, con la conseguenza che i centri delle piccole realtà della nostra regione, ma non solo, si stanno svuotando e spopolando".