Patto: Moretuzzo, sostenere le piccole botteghe
Pubblicato il 2 Ottobre 2018
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Pieno appoggio da Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli (Patto per l'Autonomia) alla richiesta di ricondurre alla Regione la competenza primaria nel settore del commercio, e dunque la possibilità di decidere sulla regolamentazione delle aperture domenicali e festive in base alle necessità del territorio. "Inoltre - afferma Moretuzzo, a margine dei lavori d'Aula odierni - condividiamo la scelta di procedere con norme stringenti rispetto alle aperture festive, nel rispetto del diritto dei lavoratori al riposo e nel sostegno di un modello culturale che concilia lavoro e affetti, e incentiva la qualità delle relazioni tra i cittadini: persone, prima che consumatori". Soddisfazione anche per l'approvazione di un emendamento del Gruppo a sostegno della piccola distribuzione, sempre più in difficoltà per la presenza di tanti centri commerciali. "Siamo per supportare in modo forte i piccoli negozi, in particolare quelli presenti nei Comuni montani e in quelli di piccole dimensioni. In questi casi - così ancora il capogruppo del Patto - le botteghe non sono solo delle attività economiche in grado di garantire i servizi di prossimità indispensabili, ma diventano veri e propri presidi di welfare di comunità. "In questo senso - spiega Moretuzzo - abbiamo depositato un progetto di legge che prevede l'erogazione di finanziamenti regionali per i piccoli Comuni (ovvero entro i 3mila abitanti), finalizzati a sostenere i 'buoni spesa solidali'. Questi, sull'esempio di una riuscita sperimentazione del Comune di Mereto di Tomba poi replicata con successo anche da altre amministrazioni comunali, andrebbero assegnati ai nuclei familiari per essere spesi negli esercizi commerciali presenti sul territorio comunale e convenzionati con il Comune stesso. "L'iniziativa realizzerebbe in tal modo un duplice obiettivo: da un lato permetterebbe di incrementare l'indotto economico di questi negozi, riconoscendone inoltre il rilevante ruolo sociale per la coesione delle comunità locali; dall'altro aumenterebbe il potere di acquisto delle famiglie, offrendo loro nel concreto un importante sostegno economico. La norma offre, quindi, la possibilità ai Comuni che intendano avviare questa iniziativa di ricevere un aiuto economico dalla Regione pari alla cifra che essi stessi destineranno all'erogazione dei buoni spesa per le famiglie, secondo modalità e forme in gran parte stabilite autonomamente dai Comuni. "Accanto a questa norma si aggiungerà a breve una seconda misura, che prevede un finanziamento ad hoc per gli esercizi commerciali di vicinato per spese da sostenere ai fini di miglioramenti strutturali o di tipo tecnologico. Anche in questo caso, la volontà è di fornire un aiuto economico concreto ai piccoli esercizi (pure ubicati in contesti urbani più grandi), dando loro modo di continuare a svolgere la funzione di presidio sociale sul territorio. "Crediamo fortemente - conclude l'esponente di opposizione -, e ci impegneremo in questo senso, nella costruzione di una rete di economia solidale, basata sui principi della sostenibilità sociale e ambientale".