Minoranze: oltre 3 milioni di euro per rete sportelli unici
Sviluppare una rete di sportelli territoriali dedicata a fornire informazioni e assistenza ai cittadini appartenenti alle minoranze linguistiche. È questo l’obiettivo del progetto rivolto ai Comuni del Friuli Venezia Giulia dove sono presenti minoranze linguistiche che l’assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, ha presentato ai delegati delle amministrazioni cittadine del territorio dell’ex provincia di Udine. Come ha spiegato Roberti, “attraverso questa iniziativa, sostenuta dalla Regione con lo stanziamento di 3.240.000 euro in tre anni, viene creato un sistema uniforme che garantisce la possibilità di programmare le attività nell’arco di un triennio. La pianificazione delle sovvenzioni consentirà, infatti, l’assunzione di personale specificamente formato per gli incarichi legati allo sportello per le minoranze linguistiche”. “In tale modo, in accordo con le richieste della Commissione regionale consultiva per la minoranza linguistica slovena, diamo risposte concrete – ha evidenziato l’assessore – alle esigenze delle comunità locali”. Durante l’incontro, Roberti ha illustrato ai sindaci le modalità d’adesione al progetto e ha confermato che tra le spese sostenibili rientrano, oltre a quelle per il personale, anche quelle per l’acquisto dei software di gestione, per l’assistenza e per la formazione mirata. Roberti ha quindi chiarito che “i Comuni avranno totale libertà di scelta nell’individuazione delle amministrazioni cittadine con le quali consorziarsi per ottimizzare le risorse a disposizione”. “Il mio auspicio – ha affermato l’assessore regionale – è che venga attivato uno sportello unico a disposizione di più Comuni, così da garantire servizi più efficienti e in linea con le necessità territoriali, e che questo diventi lo strumento attraverso il quale in futuro saranno presentate alla Regione le proposte di sostegno ai progetti a favore delle comunità locali”. All’incontro odierno ne seguirà a breve un altro con i sindaci delle Valli del Natisone per illustrare anche a loro le potenzialità dell’iniziativa e le ricadute positive per le minoranze linguistiche.