Viticoltura Fvg: successo per Le Radici del Vino a Rauscedo – Il clima, cambia il vigneto
RAUSCEDO SI CONFERMA TERRITORIO DI VINO E COOPERAZIONE
CONVEGNO SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO: EFFETTI SUL VIGNETO NORDEST
Ancora un successo per Le Radici del Vino, grande vetrina enologica e fiera della viticoltura d’eccellenza che a Rauscedo di San Giorgio della Richinvelda (membro delle Città del Vino e primo Comune delle Cooperative) dall’11 al 14 ottobre ha richiamato non solo addetti ai lavori ma anche tante famiglie unendo momenti di approfondimento tecnico ad altri di incontro e divertimento. Organizzata dall’associazione Le Radici del Vino insieme al Comune di San Giorgio della Richinvelda e con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Friulovest Banca, nonché la collaborazione di Confcooperative Pordenone, la kermesse ha fatto il punto sulla viticoltura del futuro (molto interessante il convegno Le nuove sfide della viticoltura del Nordest tra cambiamento climatico e mercato, con oltre 400 persone presenti ad ascoltare gli illustri relatori, tra i quali il climatologo Luca Mercalli) e celebrato quella del presente. Infatti, nell’enoteca aperta in tutte le date della manifestazione e denominata “Il Vino torna alle sue Radici”, sono stati proposti vini da varie parti del mondo, per un totale di 120 etichette tutte originate da barbatelle di Rauscedo. C’erano anche due concorsi enologici. Il “Festival della Ribolla Gialla” ha visto premiata al primo posto la Ribolla Gialla Charmat Brut Pitars, seconda piazza per la Ribolla Gialla Spumante Brut Charmat di Cabert Cantina Bertiolo e terza della Ribolla Gialla Extra Dry Charmat Cantina Rauscedo, mentre per il metodo classico vittoria della Ribolla Gialla Vsq Metodo classico Brut Albino Armani. Per il “Sauvignon Principe del Friuli”, primo premio al Sauvignon Doc Friuli Grave 2017 di Albino Armani, secondo il Sauvignon Doc Friuli Fossa Mala e terzo il Sauvignon Doc Friuli Grave 2017 de I Magredi.
“Una manifestazione – ha dichiarato Michele Leon sindaco di San Giorgio della Richinvelda – sicura e partecipata, per la quale devo ringraziare i 400 volontari che hanno reso possibile tutto questo con la loro passione e il loro impegno. D’altronde i motivi d’interesse erano tanti, dagli oltre 50 espositori della Fiera agricola “Viticoltura d’Eccellenza”, numero che rappresenta il record rispetto alle passate edizioni, alle 470 persone che hanno partecipato alla marcia delle Radici del Vino non competitiva di 7-14-21 km, fino alla sala incontri piena per l’intervista tra vino e calcio con mister Gigi Delneri, uno degli altri momenti più apprezzati dell’edizione di quest’anno. Ora un attimo di meritato riposo e poi inizieremo a programmare l’edizione 2019: ormai, infatti, siamo diventati un punto di attrazione per tutto il comparto regionale, felicemente collocato tra la fine della vendemmia e la conclusione dell’anno”.
“Ancora una volta – ha aggiunto Luigi Piccoli presidente di Confcooperative Pordenone – Le Radici del Vino sono state una preziosa occasione per promuovere i valori della cooperazione proprio in uno dei territori a più alta vocazione cooperativa d’Italia, nell’unico Comune del Friuli Venezia Giulia che presenta la filiera completa della produzione vinicola, dalla barbatella alla bottiglia tutta grazie a cooperative. Da parte nostra abbiamo dato un contributo non solo con il convegno ma anche con la tenuta a battesimo dell’ultima nata tra le cooperative rauscedane, quella dei Grani Antichi Fvg, cerimonia che si è svolta proprio durante la manifestazione: un bel momento per testimoniare come la cooperazione continua e guarda al futuro”.
CONVEGNO CAMBIAMENTO CLIMATICO E MERCATO
Il clima cambia, con l’aumento delle temperature a livello globale a causa dell’effetto serra provocato dalle emissioni di C02 in atmosfera da parte delle attività umane: questo comporterà dei mutamenti nei prossimi anni per la coltivazione della vite, dallo spostamento dei territori ottimali sempre più a nord per quanto riguarda l’Europa all’utilizzo di soluzioni agronomiche per contrastare i cambiamenti climatici, a partire da vigneti più adatti a gestire gli stress. Il tutto senza dimenticare le richieste del mercato a una delle zone a più alta vocazione vinicola del mondo. Queste in sintesi le conclusioni del convegno Le nuove sfide della viticoltura del Nordest tra cambiamento climatico e mercato, svoltosi di fronte a un nutrito pubblico (piena la sala convegni dei Vivai Cooperativi Rauscedo) il 13 ottobre scorso all’interno della manifestazione Le Radici del Vino, grande vetrina enologica e fiera della viticoltura d’eccellenza che a Rauscedo di San Giorgio della Richinvelda (membro delle Città del Vino e primo Comune delle Cooperative). La kermesse è organizzata dall’associazione Le Radici del Vino insieme al Comune di San Giorgio della Richinvelda e con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Friulovest Banca, nonché la collaborazione di Confcooperative Pordenone.
L’incontro con tavola rotonda, moderati entrambi da Isidoro Trovato, giornalista tra le firme dell’economia del Corriere della Sera, ha visto tra i relatori uno dei massimi esperti italiani del riscaldamento globale, nonché noto al grande pubblico per le sue partecipazioni a programmi televisivi: il climatologo e meteorologo Luca Mercalli.
Spiegando, dati alla mano, che la mitigazione delle emissioni è un obiettivo che si può raggiungere solo operando a livello planetario tra i vari Stati in sintonia (e indicando due scenari di aumento medio della temperatura entro fine secolo, uno di massimo 2° centigradi con effetti ai quali ci si può cercare di adattare e uno di 5° gradi con effetti catastrofici), ha anche illustrato come l’adattamento è invece una strada che si percorre a livello locale. “E la viticoltura – ha aggiunto – dovrà fare i conti con uno spostamento dell’areale della vite più a nord, fino a raggiungere la Gran Bretagna, il nord della Germania e la Polonia in Europa: ma questi saranno terreni adatti? E di contro in pianura Padana rischiamo di avere in futuro le temperature del Pakistan, dove la vite non cresce. Proprio il bacino del Mediterraneo sarà una delle aree che soffrirà maggiormente il cambiamento climatico”. E una delle strategie di adattamento può essere quella delle tecniche agronomiche soprattutto per varietà come il Glera-Prosecco e il Pinot grigio che trainano il settore viticolo del Nordest ma che al tempo stesso rispondono peggio agli stress climatici, a partire dalle ondate di calore, come evidenziato da Diego Tomasi, direttore del Centro di ricerca della viticoltura di Conegliano, il quale ha illustrato gli ultimi test per preservare l’acidità delle uve, concludendo come il vigneto del prossimo futuro rispetto a quello di 20 anni fa dovrà essere sempre più “plastico” nell’ adattarsi alla carenza d’acqua, al calore e altri cambiamenti. Sul fronte dell’approccio al mercato, Fabio Piccoli, giornalista e anima del blog Wine Meridian ha spiegato come alla voce export il vigneto Nordest valga ormai quasi la metà delle intere esportazioni nazionali e che sempre più i consumatori chiederanno diversificazione e personalità ai vini del territorio a fronte di una concorrenza internazionale che ogni anno aumenta. Luca Sartori della Casa Vinicola Sartori di Verona ha posto l’accento sulla capacità di autogestirsi del comparto, ragionando sulla produzione per non danneggiare l’approccio al mercato. Nella tavola rotonda Eugenio Sartori direttore generale Vivai Cooperativi Rauscedo ha parlato dei vitigni resistenti creati dalla cooperativa per quanto riguarda la discussione sul cambiamento climatico, mentre sul fronte del mercato ha posto l’accento sull’estensione media delle cantine in Italia ancora troppo piccola rispetto ai competitor.
Per la parte di saluti istituzionali, Michele Leon sindaco di San Giorgio della Richinvelda ha ricordato come la manifestazione Radici del Vino sia soprattutto un’occasione di incontro e il convegno un momento di confronto tra settore pubblico e privato nell’ affrontare sia i cambiamenti climatici che l’approccio al mercato per la viticoltura. Venanzio Francescutti, presidente regionale di Confcooperative Fedagripesca, ha portato i saluti di Luigi Piccoli, presidente di Confcooperative Pordenone, e ha ringraziato il suo predecessore Giorgio Giacomello (che ha reso possibile la presenza di Mercalli), sottolineando l’importanza del convegno per ragionare insieme tra addetti ai lavori sul futuro del settore. Anche Alfredo Bertuzzi, presidente dei Vivai cooperativi Rauscedo, e Lino Mian, presidente di Friulovest Banca, hanno evidenziato come gli argomenti vadano affrontati concretamente, a partire proprio da convegni come quello di Rauscedo. Il deputato onorevole Massimiliano Panizzut ha portato la vicinanza del Parlamento e del Governo al settore, nonchè erano presenti diversi consiglieri regionali dei vari schieramenti. A conclusione del convegno, tirando le fila della discussione, l’assessore regionale alle risorse agroalimentari, forestali e ittiche del Friuli Venezia Giulia Stefano Zannier ha invitato tutto il settore a un cambio di mentalità e a un confronto che produca una sintesi con la quale affrontare tutti insieme i cambiamenti futuri.
Successo di pubblico anche per l’altro convegno L’innovazione in viticoltura. Space economy e digital revolution nell’incontro promosso da HFarm insieme a Friulovest Banca e all’associazione dei Giovani soci della banca stessa. Un incontro sulle nuove scoperte tecnologiche e digitali per i vigneti. Sono intervenuti Carlo De Biasi su sensori e robot per una viticoltura smart, Luca Toninato su Space economy e digital revolution a supporto della viticoltura di precisione e Michele Morgante sulle tecniche di miglioramento genetico per una viticoltura dalla sostenibilità ambientale ed economica.
ORGANIZZATORI. Le Radici del Vino è organizzato dal Comune di San Giorgio della Richinvelda e dall’associazione omonima “Le Radici del Vino” con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Friulovest Banca. Partner preziosi la Banca stessa, Confcooperative Pordenone e Onav Pordenone. Sostengono il progetto VivaiCooperativi Rauscedo, Cantina Rauscedo, Circolo Agrario Friulano, Vitis Rauscedo, Cooperativa di Consumo di Rauscedo, I Magredi e altri partner locali.