Social housing Fvg: circa 750 inquilini di abitazioni di edilizia sociale potranno arredare le loro case con prodotti scontati fino al 40%
Arredo outlet a “km zero” made in Fvg per le famiglie in social housing: un progetto apripista in Italia
In Friuli Venezia Giulia oltre 750 famiglie vivono in abitazioni di edilizia agevolata sociale, a metà tra l’edilizia residenziale pubblica e il libero mercato. A questi inquilini, da oggi, viene offerta un’opportunità di ulteriore risparmio grazie a un circuito a loro riservato tramite il quale potranno arredare casa a prezzo outlet, con prodotti di elevata qualità e made in Fvg, quindi a “km zero”. Si parla di prezzi di fabbrica inferiori anche del 40% rispetto a mobili e complementi di arredo in commercio nei negozi. Una vera innovazione che fa del meccanismo proposto dal Cluster Arredo/Casa tramite la sua società Icide, assieme al gestore sociale CASA Fvg, guidato da Vittorino Boem, un progetto apripista in Italia al momento unico nel suo genere.
Si potrà toccare con mano tipologia e qualità dei prodotti in occasione dell’Open Day, sabato 20 ottobre a Trieste, visitando uno dei 71 appartamenti dell’ex Sadoch, complesso edilizio recentemente inaugurato. L’abitazione è stata pre-arredata nelle zone notte e living con i prodotti messi a disposizione dal mobilificio Santa Lucia di Prata di Pordenone, tra le prime imprese ad essersi rese disponibili per il progetto. Una ventina, invece, le abitazioni già dotate di cucina.
Ma come funziona la piattaforma di e-commerce dedicata alle famiglie del social housing regionale? “I prodotti messi a disposizione per il circuito – spiega il direttore del Cluster e amministratore unico di Icide, Carlo Piemonte – vengono inseriti in una sezione ad accesso controllato e riservato agli inquilini dell’housing sociale Fvg, che possono scegliere tra i prodotti che rientrano da fiere e da conti visione, oppure tra i pezzi di fine serie; tutti adeguati alla vendita ma a condizioni economiche vantaggiose, con un rilevante impatto economico e sociale”. “Un progetto apripista, unico nel suo genere, che crea nuovi canali di comunicazione tra territorio e imprese del comparto – sottolinea il presidente Franco di Fonzo – e diffonde la cultura della qualità del made in Italy regionale”. Il progetto infine, come riferisce la direttrice di Icide Evelyn Marchesin, concretizza la già avviata collaborazione con la rete di imprese “Luce in Veneto”, composta da oltre 50 aziende venete del mondo lighting, che metteranno a disposizione articoli decorativi per interni.