Carlino un piccolo gioiello incastonato nella Bassa friulana
Il patrimonio artistico e culturale del nostro Friuli è ricchissimo. Ogni piccola località nasconde qualche tesoro e questo è il caso anche di Carlino, autentico gioiellino inserito nella parte più meridionale della pianura friulana, a due passi dalla Laguna di Marano.
Storia, arte e natura trovano in questo territorio un connubio perfetto ma purtroppo spesso ancora sconosciuto. Una realtà piccola ma stupenda che merita ora di essere conosciuta e apprezzata.
Come valorizzare questa storia millenaria, questo patrimonio paesaggistico, tra la laguna, le risorgive e la campagna friulana, ancora tutto da scoprire? Il progetto c’è, è concreto e sta già dando dei primi risultati. Ad illustrarcelo è stato direttamente il Sindaco Diego Navarria.
“In questi ultimi anni abbiamo investito moltissimo sullo slow tourism, per promuovere la qualità e l’esperienza contrapponendoci così al turismo di massa, veloce e di consumo che poco valorizza le tipicità di un luogo come il nostro. Un turismo si basa sulla lentezza per far partecipare l’ospite a un’esperienza completa, profonda e coinvolgente, che gli consenta di assimilare gradualmente i legami con la realtà locale. Conoscenza e scoperta del territorio attraverso quindi un turismo selezionato, fatto in bici o piedi. Carlino è inserito sulla Romea Strata, l’antica via di pellegrinaggio a piedi sulle orme degli antichi pellegrini che dall’Est Europa si recavano a Roma. Inaugureremo a breve un primo ospitale, dedicato a San Tommaso Becket dando così la possibilità ai camminatori di fare tappa nel nostro comune. Abbiamo poi investito molto anche sui percorsi ciclabili, molto apprezzati da chi transita per o da Aquileia. Per il futuro vogliamo continuare ad investire su peculiarità da valorizzare, su infrastrutture indispensabili per aumentare l’attrattività”.
Carlino però è anche occasione di scoperta di cibi biologici e a chilometro zero. “Il nostro comune è al centro della Doc Friuli Annia. Laguna e terra qui si intrecciano dando così vita a dei vini dalle peculiari qualità.
Le viti, che attraverso le radici entrano in contatto con le acque salse produco vini sapidi, dal sapore asciutto ma armonico. Non c’è però soltanto però il vino, Carlino si basa su un’agricoltura forte, rimasta sempre produttiva nel tempo e che produce dei prodotti di prima qualità. Prodotti che poi promuoviamo in una fiera ad essi dedicata, un evento che ha l’obiettivo di stimolare il desiderio di scoperta di quelle peculiarità dell’agroalimentare che la nostra terra e le nostre acque ci donano. Il branzino, i molluschi, i formaggi della Latteria di Carlino, birra prodotta dagli agricoltori, il tartufo, l’olio di oliva, il miele di laguna”.
Quella di Carlino poi è una comunità unita, solida “Dopo dieci anni di amministrazione posso dire che la nostra è una realtà viva, che cresce e che ha una speranza per il futuro. Per questo motivo l’impegno dell’amministrazione, più che puntare su grandi opere, è stato quello di mantenere la vita della comunità, dell’associazionismo. Carlino si distingue dagli altri paesi proprio per un’unione sociale importante. Questo deriva anche da particolari investimenti che sono stati fatti in questi anni sulla famiglia e sui giovani e che hanno portato a risultati importanti. Molte sono le giovani famiglie che scelgono di venire a vivere nel nostro territorio perché sanno di trovare una gamma vasta di servizi di qualità. Il comune è vivo e non è soltanto un dormitorio. Credo che questa possa essere l’eredità migliore che un Sindaco possa lasciare”.
Ma non è tutti qui, Carlino è anche terra di sport e di grandi campioni
“Il nostro piccolo comune eccelle nello sport in molti campi. Molti sono gli atleti di diverse discipline che hanno raggiunto traguardi importanti, conquistando titoli europei e mondiale. Credo che questo possa essere un altro fiore all’occhiello della nostra comunità”.
STORIA ANTICA QUELLA DI CARLINO
Il toponimo compare per la prima volta in un atto del Patriarca Popone del 13 luglio 1031, in cui si legge “Carlins”. Il territorio tuttavia, risulta abitato già molti secoli prima, sicuramente fin dall’epoca romana. Sono infatti numerosi i ritrovamenti archeologici che testimoniano la sua antica origine, risalenti all’epoca romana posteriore alla fondazione di Aquileia. Carlino seguì le vicende del Patriarcato di Aquileia, con cui passò alla Repubblica di Venezia e da questa all’Austria, dopo la pace del 1516. Rimase possedimento del dominio asburgico fino al 1866, anno in cui fu ricongiunto, con il Friuli occidentale, al Regno d’Italia.
Da Magazine mensile IL PAîS gente della nostra terra Ottobre 2018