Comunicatori 4.0, profili, carriere e competenze: risultati dell’indagine sull’occupazione del laureati in Relazioni pubbliche
Tra i laureati specialistici e magistrali del Corso di Laurea in Relazioni Pubbliche dell’Università di Udine, sede di Gorizia, il 91,9% svolge oggi un’attività retribuita, il 60,2% a tempo indeterminato e l’80,5% presso aziende private. I settori di impiego sono principalmente: comunicazione e marketing, commerciale e vendite, risorse umane. Secondo i laureati, sebbene da un lato non manchino le opportunità lavorative e le aziende siano interessate alla comunicazione e richiedano specifiche competenze nell’ambito comunicativo, relazionale e gestionale, le organizzazioni non sembrano avere piena consapevolezza dell’importanza strategica della comunicazione.
Sono questi alcuni dei dati emersi dalla ricerca “Comunicatori 4.0, profili, carriere e competenze”, finanziata dal Piano Strategico del Dipartimento di lingue letterature comunicazione formazione e società (DILL), condotta da Renata Kodilja, coordinatrice del Corso di Laurea in Relazioni Pubbliche e Comunicazione integrata per le imprese e le organizzazioni, presentata oggi a Gorizia in occasione della prima giornata organizzata dall’ateneo friulano per celebrare il ventennale del Corso di laurea in relazioni pubbliche.
«La ricerca – ha spiegato la Kodilja – aveva tre obiettivi: conoscere lo status occupazionale dei laureati LS e LM e capirne l’evoluzione professionale, monitorare il mercato del lavoro delle professioni della comunicazione in funzione delle specializzazioni professionali innovative e raccogliere informazioni utili all’aggiornamento dei percorsi formativi dei CdL».
L’indagine ha coinvolto 521 laureati specialistici e magistrali (primi laureati luglio 2002) e quelli raggiunti via email, telefono e LinkedIn sono stati 482. Il tasso di risposta è stato pari al 39%, dunque il campione dell’indagine è stato 186 laureati, ai quali è stato somministrato un questionario semi-strutturato online. Il campione era composto da 21% maschi e 79% femmine, di cui il 64,5% ha frequentato Relazioni pubbliche a Gorizia (laurea Triennale). Il 23,1% si è laureato prima del 2009 (laureati da più di 10 anni), il 33,3% si è laureato tra il 2009 e il 2014 (laureati tra i 5 e i 10 anni) e il 43,5% ha conseguito la laurea dopo il 2014 (entro i 5 anni).
L’83% ha svolto il tirocinio dopo l’esperienza di formazione (29,9% in azienda, 17,2% in un ente pubblico, 14% in un’agenzia di comunicazione), il 23,1% ha usufruito di esperienze di studio all’estero (68% Erasmus), il 57,5% ha svolto attività lavorative retribuite durante il Cdl, e il17,7% un tirocinio retribuito. Il 91% svolge attività lavorative retribuite, di cui il 60,2% a tempo indeterminato e il 22,2% a tempo indeterminato, il 7,6% come free lance (86,8% full time).
Il 31,4% ha trovato lavoro inviando un curriculum vitae al datore, il 17% attraverso i centri per l’impiego e il 9,4% per chiamata diretta dal datore di lavoro, l’8,8% attraverso concorso pubblico. L’80,5% ha trovato lavoro in un’azienda o società privata, il 13,2% in un ente o impresa pubblica, il 58,4% in un’azienda di piccole o medie dimensioni. Il 10,5% dei laureati svolge un lavoro autonomo,
«Osservando i canali utilizzati per trovare lavoro – commenta la prof.ssa Kodilja -, va rilevato che questo principalmente attraverso l’invio di CV alle imprese (31,4%), l’essere contattati da agenzie del lavoro o CPI (17%), o il ricevere una chiamata diretta dal datore di lavoro (9,4%). Le cosiddette ‘conoscenze’ costituiscono solo il 6,9%. Inoltre, oltre un terzo dei nostri laureati LS ed LM ricopre ruoli manageriali, di coordinamento progetti o di consulenza (26,4% manager – 4,5% project manager – 8,4% freelance)».
I settori di impiego sono principalmente: comunicazione e marketing, commerciale e vendite, risorse umane, ma un’altra fetta importante (il 35,4%) è costituita anche dalle figure specializzate e dagli addetti nel campo della comunicazione e del marketing.
Confermata la scelta del Corso di laurea: per qualità offerta formativa, multidisciplinarietà e mix di hard e soft skill del percorso didattico (per il 52,2% sono i punti di forza del corso di laurea), la preparazione risulta adeguata alle richieste del mondo del lavoro, tanto che il 68,8% degli intervistati ha detto che si iscriverebbe di nuovo.
«Per il futuro la sfida è duplice per un corso di laurea che riesce già a rispondere alla continua evoluzione delle professioni – conclude Kodilja -: da un lato è necessario continuare a lavorare sul miglioramento costante degli standard di qualità dell’offerta formativa e dall’altro occorre intensificare ulteriormente il rapporto sinergico con le aziende per una visione sempre più condivisa e integrata sul mondo della comunicazione e delle professioni ad essa collegate».