Turismo: Piancavallo deve diventare un villaggio sportivo
Piancavallo (Pn), 25 ott – “È nostra intenzione rilanciare i poli turistici montani attraverso la loro specializzazione. Piancavallo, ad esempio, ha potenzialità per diventare uno sport village così da attrarre e implementare le presenze turistiche in estate come in inverno”. Lo ha detto l’assessore al Turismo del Friuli Venezia Giulia, Sergio Emidio Bini, in occasione del sopralluogo alla località montana pordenonese con il direttore generale di Promoturismo Fvg, Lucio Gomiero. “Dopo Sella Nevea e Tarvisio – ha detto Bini – oggi abbiamo visitato le strutture sportive, quelle ricettive e gli impianti sciistici di Piancavallo che deve essere sempre più caratterizzata come polo multisportivo da vivere tutto l’anno. I numeri sulle presenze estive, che hanno fatto registrare un incremento del 25%, caratterizzano la potenzialità della località che può crescere ancora”. Bini ha sottolineato un’altra peculiarità di Piancavallo, l’ecosostenibilità. “Grazie al completamento dell’ultimo dei cinque bacini di stoccaggio dell’acqua per l’innevamento programmato, Piancavallo riesce a recuperare oltre 100.000 metri cubi di acqua all’anno, consentendo risparmi energetici e in termini di costo della materia prima”. “Attraverso questi sopralluoghi – ha fatto sapere Bini – vogliamo raccogliere elementi e confrontarci con i portatori di interesse, così come stiamo facendo con il comparto delle attività produttive, per costruire al meglio la riforma sul turismo. La montagna, in particolare, rappresenta un asset strategico per il Fvg ma abbiamo necessità di valorizzarla ancora e meglio. Per esprimere pienamente le potenzialità bisogna superare il problema rappresentato dalla carenza di posti letto, aspetto comune ad altre realtà turistiche del Friuli Venezia. Per affrontare questa situazione occorre un piano straordinario”. “La Regione – ha precisato Bini – è disponibile ad accompagnare lo sviluppo del settore turistico e l’adeguamento delle sue strutture ricettive ma non lo può fare da sola, serve la disponibilità dei privati a investire e a scommettere sul futuro di un comparto economico che può offrire ulteriori opportunità di crescita”.