Unesco: il grande lavoro di tanti ha reso Palmanova sito turistico di valore assoluto
“Gli operai che fanno capo al servizio manutenzioni della Regione hanno fatto un lavoro straordinario a Palmanova, dimostrando la qualità del loro impegno che è stato determinante per la salvaguardia del patrimonio Unesco”. Così si è espresso l’assessore regionale alle Risorse forestali del Friuli Venezia Giulia, Stefano Zannier, che ha svolto un sopralluogo a Palmanova per prendere atto delle opere di manutenzione che sono state svolte dai forestali regionali sulle fortificazioni della città stellata. “Qui non è stato eseguito solo un lavoro fisico e manuale, ma un’opera di qualità che ha messo in evidenza le grandi competenze di questo servizio di cui andare orgogliosi”, ha affermato Zannier, sottolineando come “questo aiuto è stato determinante per la cura del patrimonio Unesco su un’area di una vastità enorme”. La cinta fortificata rinascimentale e napoleonica che costituisce la città fortezza di Palmanova ha una superficie verde di un milione e mezzo di chilometri quadrati. La manutenzione della cinta è possibile grazie ad una convenzione firmata nel 2012 con il servizio forestale della Regione ed è proseguita attraverso una serie di accordi con associazioni locali che mettono a disposizione la propria opera volontariamente a fronte di un utilizzo dei manufatti per scopi sociali e ricreativi. In questo modo, i bastioni sono diventati un’attrazione turistica, con percorsi utilizzati anche per manifestazioni sportive podistiche, equestri o in mountain bike. Proprio il coinvolgimento della comunità regionale e locale nella cura del bene storico e architettonico è stato uno degli elementi che la commissione Unesco ha valutato positivamente per giungere, lo scorso anno, all’inserimento di Palmanova nella lista dei beni patrimonio dell’Umanità. “Cercheremo di trovare le modalità per continuare a lavorare su questo sito” ha garantito Zannier, secondo il quale, “alla luce della complessità di questo compendio e delle sue dimensioni e valore culturale, non è pensabile che, al netto della parte relativa alle manutenzioni, l’opera di interventi straordinari sulle infrastrutture possa essere a carico della sola Amministrazione comunale”. Il Comune e la Soprintendenza stimano che gli interventi di manutenzione straordinaria sul bene fortificato necessitino di risorse per 50 milioni di euro. Una prospettiva di manutenzione ordinaria, invece, potrebbe poggiarsi su un piano pluriennale di interventi minori che garantiscano nel tempo la conservazione e valorizzazione della città stellata.