Inaugurato il Digital Storytelling Lab intitolato a Pino Santoro
Si è ufficialmente inaugurato oggi a Udine, alla presenza del sottosegretario di Stato per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, Salvatore Giuliano, il Digital Storytelling Lab ‘Pino Santoro’, laboratorio dedicato alla produzione di narrazioni digitali e multimediali (https://storytellinglab.eu/). Tre gli obiettivi principali del Digital Storytelling Lab: alfabetizzare ed educare al narrativo audiovisivo, multimediale, digitale, interattivo; narrare il territorio nelle sue diverse espressioni, culturali, economiche e produttive; raccontare il ‘Made in Italy’. Il Laboratorio, che ha sede presso il Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale dell’Università di Udine, è stato intitolato a Giuseppe Santoro, professore, già dirigente scolastico del Liceo classico ‘Jacopo Stellini’ di Udine, scomparso quasi un anno fa, ideatore e motore di questo progetto.
La cerimonia di intitolazione si è svolta presso il Liceo ‘Stellini’, con l’intervento della moglie del professore, Antonella Santoro, della dirigente scolastica Anna Maria Zilli, di Dino Castiglioni dell’Ufficio scolastico regionale e del rappresentante dell’istituto nella Consulta provinciale degli studenti. Il taglio del nastro è avvenuto nei locali del Laboratorio messi a disposizione dall’Università di Udine, a Casa Solari, (vicolo Florio 2), sede del Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale (Dium). Sono intervenuti il sottosegretario Salvatore Giuliano, il presidente della Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini, il rettore dell’Ateneo di Udine, Alberto De Toni, la responsabile del Laboratorio, Mariapia Comand. Hanno portato il saluto, con un ricordo del professor Santoro, il direttore del Dium e la figlia del prof. Santoro, Anna Santoro. Nell’occasione, alla BCC – Banca di Udine Credito Cooperativo è stata consegnata una targa di riconoscimento, ritirata dal direttore Giordano Zoppolato, per il supporto dato alla nuova struttura in una fase specifica della realizzazione.
Antonella Santoro ha ricordato come «Pino era orgoglioso del liceo classico, che era la sua scuola, e del liceo Stellini in particolare, che era la sua casa, di cui andava fiero e di cui, per ogni traguardo raggiunto, gioiva. Il Digital Storytelling Lab è stato la sua ultima fatica. Un progetto ambizioso a cui teneva molto e a cui ha lavorato, insieme a moltissime persone, fino alla fine, anche nei momenti più difficili della sua malattia».
«Ho conosciuto Pino Santoro – ha detto Salvatore Giuliano ricordando l’amicizia che lo legava al professore – nell’ambito della “lucida follia dell’innovazione”. Pino era fra coloro che io chiamo i “lucidi folli”, che perseguono il cambiamento per far funzionare meglio le cose, consapevoli delle difficoltà che incontreranno, ma determinati nella loro missione». Giuliano ha voluto poi trasmettere ai giovani il messaggio che era del professor Santoro, ovvero di «non mollare mai e tirare fuori il coraggio di fronte alle difficoltà. I risultati arrivano con la “regola” delle 3 P, ossia passione, passione e passione. In qualunque cosa, in qualunque mestiere facciate, mettete le 3 P – ha esortato il sottosegretario -, come Pino faceva in ogni cosa». E a proposito del Laboratorio, «è uno dei sogni realizzati di Pino Santoro, che ha sempre saputo intercettare i cambiamenti per farli diventare opportunità. Questa nuovo Laboratorio – ha concluso Salvatore Giuliano –, con le sue finalità e le strutture di cui è dotato, da oggi trasforma Udine e il suo territorio».
«L’idea di un laboratorio umanistico – ha spiegato Anna Maria Zilli – è nato da una lungimirante idea del rettore De Toni accolta con entusiasmo dal dirigente Giuseppe Santoro che con determinazione e passione in seguito elaborò il progetto in sinergia con l’Università. La sintesi tra tecnologia e umanesimo prefigurava per il dirigente un nuovo orizzonte per gli studi classici: tradizione e innovazione si completano a vicenda; infatti, per salvaguardare la tradizione è necessario essere innovativi. Il Laboratorio impiegherà modalità innovative di didattica partecipata e attiva, ispirandosi a una concezione innovativa della didattica intesa come incubatore creativo e generativo di relazioni, interconnessioni e progettualità, un luogo di conoscenza e di formazione di conoscenze. Sono commossa e riconoscente per questa inaugurazione giunta a compimento e il mio pensiero di stima e ammirazione va al caro collega per ciò che è riuscito a realizzare non solo ed unicamente per il suo istituto, il liceo classico “Jacopo Stellini”, ma per tutti gli studenti e la comunità educativa, quale occasione per la scoperta di nuove vocazioni e possibilità occupazionali future».
«Ho conosciuto il professor Santoro – ha detto il presidente della Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini – grazie al progetto del DSL. È stato lui a convincerci della grandezza di questo progetto, che rappresenta uno snodo fondamentale per la competitività del nostro territorio, che, oggi deve saper raccontare storie potenti, convincenti e affascinanti per entrare nella mente dei clienti come la scelta migliore. Questo Laboratorio offre questa possibilità».
«Questo Laboratorio, a cui la nostra Università ha dato un grande sostegno – ha sottolineato il rettore Alberto De Toni –, è un luogo di formazione, di sperimentazione utile alla nostra regione e occasione importante di collaborazione fra l’Ateneo friulano e le scuole superiori del territorio. È un progetto di cui Pino Santoro era estremamente orgoglioso».
«Il Digital Storytelling Lab è uno spazio a disposizione della collettività di incontro, di sperimentazione, aggregazione e formazione – ha aggiunto Mariapia Comand, responsabile del Laboratorio e coordinatrice del corso di laurea Dams dell’Università di Udine –, un luogo capace di favorire il pensiero creativo e critico e le modalità formative e laboratoriali cooperative, per l’apprendimento, per la comunicazione e per l’innovazione creativa e sostenibile».
Il Digital Storytelling Lab (DSL), luogo di formazione, sperimentazione e produzione, è nato da un progetto elaborato da Mariapia Comand, coordinatrice del corso di laurea Dams – Discipline dell’audiovisivo, dei media e dello spettacolo dell’Università di Udine, con la collaborazione di alcuni colleghi del corso Dams (Simone Venturini e Andra Mariani, Gianandrea Sasso per la parte tecnica e tecnologica), e presentato dal Liceo classico ‘Jacopo Stellini’ di Udine, capofila di un network di 33 scuole superiori del Friuli Venezia Giulia.
Il progetto è stato finanziato dal MIUR – Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca con la partecipazione dell’Ateneo di Udine. Il completamento del laboratorio ha richiesto due anni, dal 2016 a oggi. Grazie al fondamentale sostegno della Fondazione Friuli, in questi due anni è stato possibile realizzare attività di formazione per gli studenti, per insegnanti e per professionisti, e progetti speciali finalizzati alla valorizzazione dei beni culturali.
Nell’ambito del DSL, il Liceo classico ‘Stellini’ è scuola capofila, e funge da collettore delle esigenze delle scuole e da raccordo con il Laboratorio stesso. L’Università di Udine, in particolare il corso di laurea Dams, svolge una funzione di coordinamento scientifico del progetto, di trait d’union tra mondo dell’istruzione, della ricerca, del territorio e delle imprese, e fornisce un apporto in termini di organizzazione e gestione del DSL.
I corsi di formazione sono la prima missione del DSL. L’offerta didattica è rivolta in primo luogo agli studenti della rete DSL. Sono previsti corsi per gli studenti (per soddisfare l’alternanza scuola-lavoro ma non solo), di aggiornamento per gli insegnanti e workshop per professionisti e lavoratori che vogliano acquisire strumenti di comunicazione efficaci e innovativi. L’attività di formazione si articola in diversi livelli: da base ad avanzata, a seconda della destinazione, del livello di partenza e degli esiti di apprendimento attesi.
Il DSL si presenta anche come una piattaforma dinamica e un incubatore creativo, dove si valutano specifici progetti di collaborazioni, proposte di work experience, pianificazione e consulenze su attrezzatura e know-how. L’attenzione è rivolta a tutte quelle iniziative del territorio che sorgono dalle realtà scolastiche (per esempio le iniziative non necessariamente didattiche di alternanza scuola/lavoro), dal mondo dell’imprenditoria, e dalle fila delle imprese creative e artistiche indipendenti.
In mattinata, nell’ambito dell’inaugurazione del Laboratorio, si è svolto al Teatro Palamostre, in collaborazione con il Css – Tetro stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia e con la Fondazione Friuli, l’evento “Historytelling. Storia&Narrazione – Clandestinità e prigionia. Le lettere di Aldo Moro dal “carcere del popolo” e le voci delle BR”, di e con Paola Colombo e Chiara Continisio, docenti di storia contemporanea dell’Università Cattolica di Milano, con la partecipazione di 450 studenti delle scuole superiori di Udine. L’evento è parte della Stagione Contatto TIG Teatro per le nuove generazioni.