Servizio civile: correttivi per evitare disparità tra enti
La Regione interviene sul bando del servizio civile universale per l’anno 2019 per evitare che in Friuli Venezia Giulia si possano creare disparità nell’assegnazione dei volontari tra gli enti di grandi dimensioni e le realtà più piccole. Lo ha stabilito la Giunta approvando la delibera presentata dal governatore, Massimiliano Fedriga, su indicazione dell’assessore agli Enti locali e sicurezza, Pierpaolo Roberti. In merito Roberti ha spiegato che “l’avviso rivolto agli enti per la presentazione di progetti di servizio civile universale per l’anno 2019, che si chiuderà l’11 gennaio del prossimo anno, rappresenta un’importante occasione per gli realtà del Friuli Venezia Giulia che, attraverso l’accreditamento, possono accogliere al proprio interno e mettere al servizio della collettività i volontari del servizio civile”. L’assessore ha quindi precisato che “le Regioni hanno la possibilità di prevedere ulteriori criteri di valutazione dei progetti al fine di dare risposte concrete alle esigenze dei soggetti operanti sul territorio e di garantire anche alle realtà di dimensioni più contenute, che presentano però progetti giudicati interessanti, l’apporto dei volontari”. Il provvedimento introduce un criterio aggiuntivo di valutazione dei progetti da avviare sul territorio regionale e nello specifico attribuisce un punteggio supplementare di 5 punti alle iniziative che prevedono il coinvolgimento di massimo 40 volontari per ogni proponente, al fine di garantire una equa partecipazione degli enti e associazioni locali al bando per il servizio civile. La Giunta ha, inoltre, stabilito che il procedimento di valutazione per l’approvazione delle graduatorie in Friuli Venezia Giulia sarà analogo a quello adottato dal Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale.