L’espresso italiano: un tour nel Belpaese alla scoperta del suo aroma. Trieste tra le capitali del caffè
Continua il successo di Starbucks in Italia che, dopo l’apertura della Starbucks Reserve™ Roastery a Piazza Cordusio a Milano, annuncia l’arrivo di altre tre caffetterie nel capoluogo lombardo entro la fine del 2018 (in Corso Garibaldi, in Piazza San Babila e al Terminal 1 dell’aeroporto di Malpensa). Nel resto d’Italia bisognerà invece aspettare ancora qualche mese prima di poter assaggiare un Frappuccino®: perché non partire allora per un tour alla ri-scoperta dell’espresso nei caffè storici del Belpaese? È la proposta di Virail, la piattaforma ed app che compara tutti i mezzi di trasporto, che ha selezionato dal Nord al Sud i caffè storici di 10 città in cui concedersi una pausa dalla frenesia quotidiana. Gli innumerevoli caffè sparsi per lo Stivale sono un piacere per gli occhi e per il palato: dai luoghi di incontro di intellettuali e artisti che ne raccontano la storia, ai bar di riferimento per i buongustai dei nostri tempi, passando per le torrefazioni dove scegliere la miscela perfetta.
Trieste
Da sempre città di confine e di squisita mescolanza di culture diverse, Trieste vanta un patrimonio ricchissimo legato al caffè. E’ d’obbligo una pausa al Caffè Tommaseo, il più antico della città: aperto sin dal 1830, ha conservato un’ambientazione sofisticata ed elegante ed è famoso per aver introdotto a inizio Novecento una novità assoluta come il gelato. Non dimenticate poi di ordinare “un nero” (l’espresso secondo i triestini) alla Caffè Pasticceria Pirona, dove James Joyce diede vita alla sua opera “Ulisse”, o di sedervi ad uno dei tavolini del Caffè San Marco come fecero Saba, Svevo e Giotti.
Torino
Passeggiando per Torino, come non immaginare un giovane Cavour seduto in uno dei bar del centro storico? I caffè della città sono luoghi di interesse tanto quanto i monumenti. Il Caffè Fiorio, aperto nel 1780, era soprannominato anche “Caffè dei codini” o dei Machiavelli, in quanto ritrovo di aristocratici e conservatori: di qui passavano D’Azeglio, Cavour, Rattazzi, Cesare Balbo e molti altri, tanto che il re Carlo Alberto era solito chiedere “Che si dice al Fiorio?”.
Piacenza
Nel piccolo comune di Pontenure, in provincia di Piacenza, potrete assaporare svariate miscele di caffè, nate dall’esigenza di soddisfare tutti i palati, grazie all’esperienza della Musetti, presente da oltre ottant’anni nel panorama della torrefazione. Per realizzare 30 miscele, ognuna con una propria peculiarità, l’azienda importa caffè da tre continenti: centro e sud America, Asia e Africa. Per gustarle? A Piacenza, in via Sant’Antonino, troverete la boutique Musetti, dove potrete godervi anche la vista del centro storico, tra i Cavalli Farnesiani e il Palazzo Gotico. Una seconda boutique si trova invece a Pontenure, adiacente lo stabilimento di produzione.
Genova
Nella cornice del centro storico della città della Lanterna c’è un luogo da sempre considerato rendez-vouz di attori, letterati e giornalisti: il celebre Caffè Pasticceria Mangini, famoso per aver ospitato, tra il 1947 e il 1968, le improvvisate redazioni de Il Secolo XIX e Il Lavoro con personaggi come Vittorio Cavassa e Sandro Pertini, cui una sala è dedicata. Elegante, dal gusto retrò e dallo stile superbamente rococò, al Mangini è possibile accompagnare un robusto caffè con la dolcezza di torte, paste, pasticcini, praline, torroni e cioccolato di marchio dei Rossignotti, industriali che hanno portato avanti la tradizione dolciaria del locale.
Roma
Il benvenuto nella Capitale, appena scesi dal treno, ve lo darà il Caffè Trombetta, nello storico locale di Via Marsala che risale al 1890, quando Vittorio Trombetta aprì la sua attività, una torrefazione con vendita di caffè sfuso. Passeggiando per le vie del centro, fermatevi all’ombra del Pantheon per una granita di caffè con panna nella storica torrefazione de La Tazza d’Oro, e poi prendete un espresso al Sant’Eustachio, un’antica torrefazione a legna nata nel 1938, da un locale esistente già nel 1800 con il nome di “Caffè e Latte”. Luogo ideale per un buon caffè ma anche per incontrare la cucina di tutto il mondo è infine Castroni, a Roma dal 1932.
Napoli
A Napoli l’espresso non è soltanto un caffè: è un rito, da gustare in ogni bar della città. Per regalarsi una tazzina di caffè dal vero sapore partenopeo bisogna entrare nell’elegante Caffè Gambrinus, dal 1860 salotto di intellettuali e figure di spicco, o al Gran Caffè La Caffettiera che, per la lavorazione dei chicchi a seconda del tasso giornaliero d’umidità, ha conquistato il titolo di prima “Ambasciata del Caffè Napoletano”. Punto di riferimento per i napoletani sono inoltre il Bar del Professore, dove assaporare anche il “caffè alla nocciola”, e il Bar Mexico, più moderno, ma unico luogo dove sorseggiare l’autentica miscela Passalacqua.
Salerno
A Salerno, di fronte al Teatro Municipale G.Verdi, si trova il Bar Verdi, caffè storico della città dal 1910. Qui si può bere il caffè tostato a legna, da accompagnare con dolci artigianali. Da circa dieci anni il Bar Verdi è anche caffè letterario, dove acquistare o consultare un libro mentre ci si rilassa con una tisana o una cioccolata calda.
Cosenza
Nel cuore del centro storico, sul colle Pancrazio sorge il gran caffè Renzelli, un locale storico che a metà novembre ha festeggiato i suoi 215 anni. Fondato nel 1801, fu ritrovo di intellettuali e letterati, ma soprattutto è luogo ideale per gustare un caffè e per assaggiare l’intramontabile torroncino Renzelli prodotto da oltre un secolo, con mandorle e nocciole, ricoperto di zucchero.
Palermo
Per accompagnare un buon caffè con una fetta di cassata siciliana, con cannoli o biscotti di mandorla, tappa obbligatoria è l’Antico caffè Spinnato, antico locale situato a pochi passi dai due più importanti teatri della città, il Massimo e il Politeama, nel centro della Palermo ottocentesca. Considerato come il salotto della città, è presente dal 1860 sulla strada pedonale della suggestiva via Principe di Belmonte.
Nuoro
Passeggiando lungo l’incantevole corso Giuseppe Garibaldi, centro storico di Nuoro, dal 1875 domina l’antico Caffè Tettamanzi, riconosciuto un anno fa dal Mibact come bene di interesse culturale storico artistico. Chiamato anticamente Bar Majore, veniva frequentato dagli intellettuali del posto. E’ qui possibile gustare un ottimo caffè, mentre si ammira l’interno impreziosito da specchi d’epoca e il soffitto arricchito dagli stucchi originali ad opera di Tettamanzi, fondatore del locale.