Gli ebrei profughi in patria dell’impero asburgico: ne parla Roberto Cazzola
Come stranieri in patria. Profughi ebrei dai territori orientali dell’impero a Vienna è il titolo della conferenza che Roberto Cazzola, scrittore, traduttore e responsabile per Adelphi fino al 2018 della Letteratura di Lingua tedesca, terrà all’Università di Udine mercoledì 28 novembre alle 18 nell’aula 7 di palazzo Antonini, in via Petracco 8 a Udine. L’appuntamento si inserisce nel ciclo di conferenze “La Vienna del XX secolo”, organizzato da Associazione Biblioteca Austriaca e Dipartimento di Lingue e letterature, comunicazione, formazione e società (Dill) dell’Ateneo friulano.
«Il tema del rifiuto dello straniero è tragicamente attuale – sottolinea Elena Polledri, germanista dell’Università di Udine -, e, nel caso in questione, è paradossale, poiché quegli “stranieri” erano cittadini austro-ungarici a tutti gli effetti. Ma l’antisemitismo demonizzò i profughi dalla Galizia e dalla Bucovina in modo sempre più tragico e violento: fino ai pogrom del 1938, dopo il cosiddetto Anschluss. Come scrive Sperber, proprio a Vienna, da loro stessi considerata “splendore e meraviglia, l’assoluta bellezza sulla terra,” furono “esposti, senza potersi difendere, a ogni sorta di degradazione”. Nel corso della conferenza – anticipa Polledri – si parlerà di Joseph Roth, Christian Morgenstern, Elias Canetti, Manès Sperber, Franz Kafka, Georg Simmel, Arnold Schoenberg, Gustav Mahler, Miguel de Unamuno».
Roberto Cazzola nasce a Torino dove si laurea in Lettere moderne. Lavora dal 1974 al 1995 per Einaudi occupandosi di storia, scienze umane e letteratura tedesca. Dal 1983 al 1985 insegna presso l’istituto di Romanistica dell’Università di Vienna. Dal 1995 al febbraio del 2018 è stato responsabile per Adelphi della letteratura tedesca. Ha pubblicato articoli e racconti su giornali tedeschi, austriaci e italiani. Attivo anche come traduttore, scrive saggi e libri, tra i quali Il caso Austria. Dall’Anschluss all’era Waldheim con G. E. Rusconi, Einaudi, 1988; il volume di racconti La fedeltà, Marcos y Marcos,1999, Lavati le mani, Elmar (Casagrande, 2005), di ambientazione viennese (“Un dedalo viennese lungo le stazioni della Memoria, del rimorso e del risentimento”). La delazione, Casagrande, 2009. Con quest’ultimo romanzo ha vinto nel 2010 il Premio Internazionale Mondello.