Chiarezza sul pane. Orlandi (Confcommercio Udine): «La nostra regione ha fatto da modello»
Il gruppo Panificatori di Confcommercio provinciale di Udine, con il suo presidente Pierluigi Orlandi, plaude al Decreto interministeriale 131 che fa definitiva chiarezza sul pane a vantaggio dei consumatori. Nel testo si precisa infatti che va denominato come «fresco» il pane preparato secondo un processo di produzione continuo, privo di interruzioni finalizzate al congelamento o surgelazione, ad eccezione del rallentamento del processo di lievitazione, privo di additivi conservanti e di altri trattamenti aventi effetto conservante. Inoltre si dovrà intendere per «panificio» la sola impresa che dispone di impianti di produzione di pane ed eventualmente altri prodotti da forno e assimilati o affini e svolge l’intero ciclo di produzione dalla lavorazione delle materie prime alla cottura finale. Di qui l’obbligo di porre in vendita il prodotto con una dicitura aggiuntiva che ne evidenzi il metodo di conservazione utilizzato. «Siamo orgogliosi – sottolinea Orlandi – che una norma proposta dai panificatori di questa regione oltre 12 anni fa oggi sia legge nazionale, a vantaggio dei consumatori che potranno acquistare il pane correttamente informati e di tutti i fornai italiani che potranno finalmente valorizzare pienamente il proprio lavoro».