Operazione “Black Out”: arrestati otto componenti di una banda che rubava cavi di rame
NON CONOSCEVANO OSTACOLI, CAPACI DI ARRAMPICARSI E SMANTELLARE I CAVI DI RAME DAGLI ALTISSIMI TRALICCI DELL’ENERGIA ELETTRICA PRESENTI SULLA PIANURA PADANA. HANNO PROVOCATO NUMEROSI “BLACK OUT” ELETTRICI, CAUSANDO GRAVI DANNI ECONOMICI E NON POCHE DIFFICOLTÀ AD AZIENDE E PICCOLI CENTRI ABITATI.
L’INDAGINE
I Carabinieri della Compagnia di Cremona, in collaborazione con i loro colleghi di Milano, Pavia, Lodi, Udine e Bologna, hanno arrestato 8 persone, tutte ritenute responsabili (a vario titolo e in concorso tra loro) di una serie di reati di furto aggravato e ricettazione. L’indagine, denominata operazione “Black out”, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cremona, è stata avviata nel 2016 a seguito di numerosi furti di cavi di rame dalle linee di media tensione per l’erogazione dell’energia elettrica, e di numerosi furti ai danni di abitazioni e ditte commessi soprattutto nelle province di Cremona, Milano, Lodi, Pavia e Piacenza. Le indagini, corroborate da molteplici pedinamenti e appostamenti nonché da complessi accertamenti tecnici hanno consentito l’acquisizione di concordanti elementi di reità a carico degli arrestati in almeno 100 colpi messi a segno solo nel corso dell’anno 2017 in tutto il Nord Italia.
IN REGIONE
Tra il mese di luglio ed il mese di agosto 2018 sono stati autori di numerosi furti di veicoli, furgoni e di attrezzature asportate da ditte e abitazioni private, nei comuni di Rivignano, Artegna, Buia, Sedegliano, Codroipo, Bertiolo, Osoppo, Tavagnacco, Aiello del Friuli, Palmanova, Villesse, Tapogliano, Pavia di Udine, Manzano, Cividale del Friuli Romans d’Isonzo, Dignano, Carpacco, Mortegliano, Flaibano, Coseano.
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno dato esecuzione ad un provvedimento di custodia cautelare per il reato di furto aggravato emesso dal Tribunale di Cremona nei confronti di due cittadini rumeni, già detenuti presso la Casa Circondariale di Udine.