Enti locali: a Udine 9,5 milioni per opere concertate
Udine, 11 dic – “I finanziamenti concertati con il Comune di Udine per un valore di quasi 10 milioni di euro interessano opere sovracomunali, che riguardano la crescita dell’intero territorio e non seguono criteri demografici, bensì valutazione in merito ai maggiori servi creati, alla crescita di attrattività della città per l’area territoriale di riferimento, alla creazione di nuovi posti di lavoro”. È questo il commento dell’assessore alle Autonomie locali del Friuli Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti, nel presentare il “pacchetto” di risorse regionali che andranno a finanziare una serie di opere pubbliche realizzate dal Comune di Udine. L’elenco degli interventi e della ripartizione dei fondi è stato illustrato stamattina, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il sindaco del capoluogo friulano, Pietro Fontanini, e comprende Casa Cavazzini (1 milione di euro per l’adeguamento della sicurezza del palazzo finalizzato ad ospitare grandi eventi espositivi); il cinema Visionario (1 milione di euro per la riqualificazione); l’educandato Uccellis (2 milioni di euro per il trasferimento del liceo nell’ex caserma Osoppo); l’impianto di risalita al castello di Udine (1 milione di euro); il Palamostre (1,5 milioni); l’ex Macello (2 milioni di euro per il completamento del terzo lotto adiacente il Museo di storia naturale); l’ex Prefettura (500 mila euro per l’adeguamento dello stabile che passerà dalla Regione al Comune e ospiterà uffici comunali); impianto di videosorveglianza (400 mila euro per un sistema sperimentale con videocamere a riconoscimento facciale). Le risorse, come ha spiegato Roberti, fanno parte della posta da 90 milioni di euro destinata alle “intese per le Uti” che sarà inserita nella manovra di bilancio in discussione da oggi in Consiglio regionale e che deriva per 70 milioni di euro da mutui e per i restanti 20 milioni di euro da fondi propri della direzione Autonomie locali. “Sono risultati frutto di una concertazione con le Uti, che ha visto gli enti locali agire in un rapporto alla pari con le unioni territoriali, in questo caso con quella del Friuli Centrale di cui il Comune di Udine è capofila” ha spiegato Roberti sottolineando come “i criteri di selezione delle opere non hanno fatto riferimento a parametri demografici, ma al fatto che si tratti di opere fondamentali per la crescita non solo del singolo comune ma dell’intero territorio”. Le concertazioni sono state condotte dall’assessore Roberti e dalla direzione Autonomie locali, con il parere di volta in volta necessario dell’assessore alla Cultura Tiziana Gibelli con la direzione Sport e cultura (per opere riguardanti impianti sportivi comunali) e dell’assessore alle Infrastrutture Graziano Pizzimenti con l’omonima direzione (per opere infrastrutturali di interesse sovracomunale). A queste risorse si aggiungono quelle per il progetto di vigilanza privata dei luoghi pubblici cittadini, tratte da un fondo regionale destinato ai comuni capoluogo e che attualmente conta 600 mila euro. Il fondo verrà ripartito per 200 mila euro in parti uguali tra i 4 capoluoghi (che riceveranno 50 mila euro ciascuno) e per la restante parte in base alla popolazione. In caso di mancata richiesta da parte dei comuni le risorse disponibili saranno redistribuite tra gli altri capoluoghi. Il Comune di Udine dovrebbe ricevere circa 150 mila euro da finalizzare ai vigilanti privati. Per il Comune si tratta di opere attese, che consentiranno uno sviluppo del capoluogo friulano come centro di riferimento culturale, ma daranno anche respiro alle casse comunali grazie ai risparmi ottenuti dallo spostamento degli uffici e dall’abbattimento conseguente dei canoni di affitto attuali (circa 100 mila euro). Il primo trasferimento riguarderà gli uffici della Ragioneria centrale che da via Savorgnana passeranno in un’ala dell’ex Provincia (Palazzo Belgrado) resa disponibile dalla Regione per gli usi comunali.