Premio Epifania 2019, i premiati
Cerimonia di consegna venerdì 4 gennaio, primo appuntamento dell’ “Epifania Friulana” di Tarcento giunta alla 91ma edizione.
Emanuele Scarello, chef stellato, e Toni Capuozzo, giornalista, sono i premiati del Premio Epifania 2019. Il riconoscimento, giunto all’edizione 64, sarà consegnato venerdì 4 gennaio 2019 alle 20.45 nella rinnovata Sala Margherita in viale Marinelli a Tarcento. La cerimonia inaugura l’Epifania Friulana: la storica manifestazione su tre giornate più importante per la cittadina collinare culminerà domenica 6 gennaio con l’accensione, alle 19.00, del Pignarûl Grant di Coia e di tutti i pignarûi della Conca tacrcentina, a seguire alle 20.00 grandioso spettacolo pirotecnico.
Presentati ieri, lunedì 17 dicembre, nella sede della Regione a Udine, l’annuncio dei nominativi e la presentazione del programma.
PREMIO EPIFANIA 2019
La commissione per l’assegnazione del 64° Premio Epifania, riunitasi il 28 novembre2018, sotto la Presidenza del Sindaco di Tarcento, sig. Mauro Steccati e composta dai Signori: dott. Giorgio Baiutti in Rappresentanza del Preside del Consiglio Reginale del Friuli V.G; on. Pietro Fontanini Sindaco di Udine, in rappresentanza del Sindaci del Friuli; Prof. Francesco Nazzi, in rappresentanza del Rettore dell’Università di Udine ; Prof. Federico Vicario ,Preside della Società Filologia Friulana; Prof.ssa Anna Pia DeLuca Vice-preside dell’Ente Friuli nel Mondo; dott. Giuseppe Morandini ,Preside della Fondazione Friuli; prof. Mauro Turus consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia; dott. Paolo Medeossi in rappresentanza del “Messaggero Veneto-Giornale del Friuli”; Sig Valter Pezzarini Preside Comitato Regionale F.V.G dell’U.N.P.L.I; e sig. Nazareno Orsini, Preside dell’Associazione Pro Tarcento, prese in esame le segnalazione pervenute, all’ unanimità ha deciso di conferire il 64°PREMIO EPIFANIA 2019 a:
EMANUELE SCARELLO
Nato a Udine l’11 luglio 1970, è l’erede e l’interprete di una tradizione familiare che affonda le sue radici nel lontano 1887. Fin dall’ infanzia subisce la positiva influenza di mamma Ivonne Bodigoi, cuoca (scuola Lenotre), che ancora oggi continua a trasmettergli il suo sapere, e dopo la scuola alberghiera ad Arta Terme inizia a lavorare al ristorante “boschetti” di Tricesimo. Perfezionatosi ulteriormente, acquisisce il titolo di sommelier. Si proietta quindi verso la cucina internazionale e a Vienna apprende la “bourgeois cuisine”. Dopo altre esperienze all’estero, soprattutto a Parigi e in Spagna, nel 1998 assieme alla sorella Michela assume le redini del ristorante di famiglia Agli Amici di Godia, 130 anni di attività ininterrotta con cinque generazioni al lavoro. Nel 2000 il ristorante riceve la sua prima stella Michelin. Dal 2009 al 2012 ricopre la carica di presidente dei Jeunes Restaurateurs d’Europe, associazione deputata a promuovere i giovani talenti della cucina europea. La qualità e l’eccellenza gli vengono ulteriormente riconosciute dalla Guida Michelin, che nel 2013 gli assegna la prestigiosa seconda stella. Il ristorante, oltre ad essere attualmente l’unico in regione a vantare le due stelle Michelin si fregia anche dei tre Cappelli sulla Guida dell’Espresso. Nel 2010 è stato insignito del Premio Italia a Tavola-Personaggio dell’anno enogastronomia e della ristorazione. Nel 2013 – secondo il Corriere della Sera – Scarello è il migliore chef d’Italia. Tra il 20 e il 24 maggio 2015, inoltre, nella vetrina di Expo a Milano Emanuele Scarello, unico ristoratore a rappresentare il Friuli Venezia Giulia, ha offerto visibilità mondiale alla cucina friulana proponendo i suoi piatti nel Padiglione Italia nell’ambito dell’evento Identità golose. Nel 2018, per il sesto anno consecutivo, Agli Amici confermata la seconda stella Michelin.
TONI CAPUOZZO
Nato a Palmanova nel 1984, è giornalista attendo e attivo in ambito nazionale ed internazionale, senza dimenticare mai la storia e le tradizioni del “suo” Friuli. Conseguita la maturità classica al Liceo “Paolo Diacono” di Cividale del Friuli, si laurea in sociologia a Trento. Nel 1976 è colpito, come i suoi corregionali, dal terremoto che devasta il Friuli e si impegna attivamente come volontario. Inizia la sua attività di giornalista nel 1979, collaborando con Lotta Continua, per la quale segue l’America Latina; scrive quindi per Report e per i periodici Panorama Mese ed Epoca; si avvicina alla televisione: per la trasmissione di Giovanni Minoli “Mixer” si occupa di mafia, per poi diventare inviato del programma “L’Istruttoria”, condotto da Giuliano Ferrara. Divenuto un collaboratore dei telegiornali del gruppo Mediaset (TG4, TG5, Studio Aperto) diventa un esperto di conflitti internazionali, occupandosi delle guerre in ex Juogoslavia, in Somalia, in Medio Oriente e in Afghanistan. A partire del 2001 Capuozzo è curatore e conduttore di “Terra!”, programma di approfondimento settimanale del “Tg5”, telegiornale del quale è stato anche vicedirettore fino al 2013. I suoi interessi si estendono anche al teatro: nel 2009, insieme con il complesso musicale di Luigi Maieron e lo scrittore Mauro Corona, mette in scena lo spettacolo “tre uomini di parola”, il cui ricavato viene impiegato per finanziare la realizzazione in Afghanistan di una casa-alloggio per il centro grandi ustionati della città di Herat. Nel 2011 con Vanni De Lucia realizza lo spettacolo “Pateme tene cient’anni”.
Molteplici le pubblicazioni di cui è autore, dedicate, in particolare, alle tematiche dei conflitti internazionali. Innumerevoli e prestigiosi i Premi di cui è stato insignito.