Bolzonello, per rinegoziare il patto con lo Stato serve un accordo
“La priorità detta in tutte le salse da Fedriga era ed è rinegoziare il patto con lo Stato. Oggi, con il suo ritardo, conferma che era l’ennesimo slogan, senza alcun risultato concreto, raccontato ai cittadini. Se non ha ancora chiuso alcun accordo, a differenza di altre Regioni speciali come Sicilia e Valle d’Aosta, è dovuto al fatto che si è perso troppo tempo in chiacchiere”. A dirlo è il capogruppo del Pd, Sergio Bolzonello commentando l’anticipazione al 31 gennaio 2019, inserita nel maxiemendamento alla Legge di Stabilità nazionale, della scadenza per la stipula di un nuovo patto finanziario fra il Friuli Venezia Giulia e lo Stato. “L’autonomia si costruisce anche su certezza dei conti e stabilità dei documenti finanziari, un obiettivo garantito solo da norme e da accordi sottoscritti dalla Regione con lo Stato, cosa che Fedriga non ha ancora fatto, confermando il metodo di governo degli annunci. In campagna elettorale, nelle prime dichiarazioni programmatiche e poi negli assestamenti ci aveva raccontato che sarebbe stata la prima cosa da fare. Lui e il centrodestra hanno raccontato frottole ai cittadini, lo abbiamo detto in tutti i modi ma ora siamo a questo punto. Immaginare di raggiungere un risultato utile portando lo Stato davanti alla Corte Costituzionale significa mettersi ulteriormente in una prospettiva di estrema incertezza. “I bilanci non si fanno con le sentenze”, commenta Bolzonello che aggiunge: “Neppure le clausole di salvaguardia costituirebbero una garanzia assoluta e questo perché, come la stessa Corte ci ha ricordato, esiste un principio costituzionale di unità economica della Repubblica, che a sua volta trova corrispondenza in impegni comunitari assunti dal nostro Paese, che legittima comunque lo Stato a intervenire sui bilanci delle Regioni, anche di quelle speciali, per esigenze di coordinamento della Finanza pubblica”. Quindi, continua il capogruppo dem: “se Fedriga vuole chiedere la clausola di salvaguardia lo faccia pure, ma non ci venga a raccontare che sarà uno scudo che ci proteggerà da future richieste, si tratta solo di un orpello inutile del quale, per anni, il centrodestra ci ha riempito le orecchie”. Infine, conclude, “con la situazione di bilancio statale e i dati previsti dall’Ue per il 2020 e 2021, sarebbe già un miracolo se si riuscissero a mantenere i 120 milioni che noi siamo riusciti a ottenere e per i quali siamo stati tanto criticati”.