Decreto Sicurezza: Fontanini e Ciani, legge di buon senso che l’amministrazione intende applicare
“La legge sulla sicurezza, fortemente voluta dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini e firmata dal Presidente della Repubblica, rappresenta una risposta finalmente chiara e coraggiosa al bisogno di sicurezza che tantissimi cittadini italiani avvertono ormai da troppo tempo”. Lo dichiara il Sindaco di Udine Pietro Fontanini.
“Le nuove norme non riguardano solo le pur gravi problematiche legate ai fenomeni migratori e al preoccupante rapporto tra immigrazione e criminalità ma più in generale il bisogno di sicurezza delle nostre città e dei cittadini per bene che hanno il sacrosanto diritto di vivere in pace. L’amministrazione di Udine ha in questo senso la ferma intenzione di applicare, come sempre, la legge, a partire dalla logica necessità di attendere i risultati dell’esame delle commissioni territoriali, il cui numero verrà aumentato, prima di concedere a chiunque la residenza, e di recepire le nuove direttive all’interno del Regolamento di Polizia Urbana che verrà riformato. La legge prevede inoltre la possibilità per i Comuni di assumere nuovo personale per la Polizia Locale, cosa che abbiamo intenzione di fare, e amplia l’organico delle forze dell’ordine”.
Dello stesso avviso l’Assessore alla sicurezza del Comune di Udine Alessandro Ciani che, ricorda come “quella sulla sicurezza sia una legge di assoluto buon senso, con buona pace di chi, a corto di argomenti e di onestà intellettuale, urla al razzismo e alla violazione di diritti umani. Rimangono infatti invariate le tutele per chi fugge dal proprio Paese perché perseguitato, discriminato, condannato a morte o a torture, così come la misura della protezione umanitaria, che ora sarà concessa in presenza di ben definite circostanze e non più sulla base di una generica previsione di ‘seri motivi di carattere umanitario’. Di contro, come è giusto che sia, sono previsti doveri e sanzioni per chi non rispetta la legge e la convivenza civile: sarà ampliato il novero dei reati che per la loro gravità comportano il diniego o la revoca della protezione internazionale quali la violenza, l’omicidio, lo spaccio, il furto, la rapina; verrà revocata la cittadinanza a chi è stato condannato con sentenza definitiva per gravi delitti che mettono a rischio sicurezza della Repubblica come il terrorismo; saranno aggravate la pene per chi occupa abusivamente degli immobili (tema da sempre caro a questa amministrazione, che ha già provveduto allo sgombero di due edifici in via Zilli e procederà ora con altre iniziative di questa natura); verrà estesa la misura del Daspo urbano, voluta dall’ex Ministro dell’Interno Minniti e applicata nei centri storici, alle strutture sanitarie e alle aree destinate a manifestazioni pubbliche come fiere e mercati; saranno aumentate le pene per il reato di accattonaggio molesto per chi lo commette e per chi lo sfrutta; i parcheggiatori abusivi incorreranno in sanzioni penali. Una legge quindi che non si limita a regolamentare le procedure di gestione dei flussi migratori e che affronta il più generale problema della sicurezza delle nostre città”.
“Ritengo poi di una gravità assoluta che alcuni sindaci alla disperata ricerca di visibilità, invece di pensare alle drammatiche condizioni in cui versano le loro città, minaccino di disapplicare una legge dello Stato. Per quanto mi riguarda sono orgoglioso di poter rivendicare il fatto che per me il rispetto della legge è un limite invalicabile”, conclude Ciani.