Zanin: soddisfazione per Premio Epifania domani a Capuozzo e Scarello
Il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin sarà domani, venerdì 4 gennaio, presente alla cerimonia di consegna del 64° Premio Epifania, che si inserisce fra le manifestazioni e gli antichi riti dell’Epifania che Tarcento celebra dal 1928: a nobilitare quella tradizione il riconoscimento fu istituito nel 1956, per dare pubblica testimonianza di ammirazione a persone che si siano particolarmente distinte in ogni campo di attività a vantaggio del Friuli, e ad avvalorare la sua caratura è la presenza nella Commissione dei rappresentanti delle comunità e delle principali istituzioni di questa terra. E’ per me motivo di grande contentezza essere presente a questo importante appuntamento – afferma Zanin – perché vengono premiati due personaggi – Toni Capuozzo ed Emanuele Scarello – che hanno portato lustro alla nostra regione e quindi anche a tutta la comunità del Friuli Venezia Giulia che il Consiglio regionale rappresenta, costituendo due grandi esempi di tradizione e innovazione. Toni Capuozzo – sottolinea Zanin – da giornalista ha affrontato temi etici, culturali e la cronaca, esprimendo la sua arte principalmente nella comunicazione di fatti che hanno riguardato l’intero mondo in scenari di guerra, ma ha sempre avuto anche un’attenzione particolare per il FVG che l’ha visto presente molte volte insieme con gli alpini in varie iniziative: egli quindi rappresenta sicuramente quel tronco che affonda le radici nella terra del FVG ma apre le sue fronde all’intero mondo con il quale non ha timore di confrontarsi. Emanuele Scarello, chef doppia stella Michelin, unico in FVG ad aver ottenuto questo riconoscimento – per il presidente del Consiglio regionale -, rappresenta l’innovazione e quella freschezza paragonabile alle acque di risorgiva del nostro Friuli, che bagnano attraverso il loro percorso tutti gli aspetti della nostra natura, del nostro ambiente, dei nostri prodotti gastronomici: egli ha l’abilità di mischiarli, di estrarli dalla tradizione e di lanciarli verso il futuro, rappresentando così quella capacità del FVG di aprirsi al mondo e di rinnovare anche in questo campo la sua ricchezza culturale.